Pippo Pollina Ultimo volo
2007 - Storie di Note
Il fatto che proprio a Pollina, tra i tanti attori, scrittori, registi e musicisti che già si sono occupati di questa tragedia, sia stato commissionato un lavoro del genere è indice di un riconoscimento della sua qualità: solo agli artisti dotati di una grande voce e di un’ampia visuale può essere chiesta un’opera mista dal valore civile così alto.
Grazie agli arrangiamenti del Palermo Acoustic Quartet, agli Archi della Filarmonica Arturo Toscanini e alla voce narrante di Manlio Sgalamabro, Pollina ha portato in scena il 27 giugno 2007 al Teatro Manzoni di Bologna quello che può essere considerato il lavoro più originale ed emozionante di tutta la letteratura esistente sull’argomento.
Il cd, che è registrazione fedele dello spettacolo, ne è la prova: alternate alle parti recitate dalla suggestiva voce di Sgalambro, Pollina esegue canzoni scritte per l’occasione, ma soprattutto dà voce all’unico personaggio in possesso della verità: il velivolo DC9. È lui ad offrire un punto di vista storico ed umano insabbiato dalle istituzioni: Pollina ne segue il percorso dall’alto di cieli trafficati di sogni e di rotte fin giù nei fondali marini, dove è rimasto per sette anni, poi su tra le polveri ventennali di un hangar abbandonato e quindi verso la libertà del museo in sua memoria.
Le canzoni non hanno titoli, ma seguono una sequenza numerica come veri e propri atti di un’opera teatrale che ridà dignità ai relitti e alle vittime di una storia tra le più torbide degli ultimi anni del nostro paese.
In ogni traccia parte narrata e cantata si pongono come voci complementari: nel “Monologo terzo / Pratica di mare” la carcassa dell’aereo riconosce i frammenti e gli oggetti non identificati posti di fronte a sé in un simbolico gioco dei contrari che rappresenta il paradosso della mancata giustizia. Segue la “Canzone terza”, una carezza portata con amore al passato, presente e futuro della vicenda: l’aeroplano che giace negli abissi volge il suo sguardo ora sul fondale ora in superficie creando così quel ponte ideale mancato alle indagini.
Alla fine è meritata la standing ovation per un cantautore che con estremo rispetto anche melodico è riuscito a dare peso emotivo ad una reale tragedia, senza cadere nella retorica e senza farne il solito melodramma all’italiana.