Our Calling <small></small>
Rock Internazionale • Folk

Piers Faccini e Ballake` Sissoko Our Calling

2025 - No Format!

20/02/2025 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Piers Faccini e Ballake` Sissoko#Rock Internazionale#Folk

Quanta bellezza in questo disco, capace davvero di incantare per la grazia e lo spessore artistico. Continua infatti la collaborazione tra il cantautore folk anglo-italiano Piers Faccini e il cantante e musicista maliano, virtuoso della kora, Ballaké Sissoko; conosciutisi nel 2000, sono stati più volte ospiti l’uno dell’altro con Sissoko che è apparso nel secondo album solista di FacciniTearing Sky, nel 2005 e Faccini in Kadidja nell’album Djourou (2021) di Sissoko, nonché nel singolo del 2022 The Fire Inside. Queste due collaborazioni sono state pubblicate dall’etichetta indipendente francese Nø Førmat!, così come questo nuovo progetto a duo, intitolato Our Calling.

In questo album il cantautorato raffinato e il fascino sobrio e caldo della voce di Faccini e la sua chitarra acustica incontrano con grande rispetto e immensa suggestione le trame sinuose della tradizione Mandé tra assoli struggenti e ammalianti di kora di Ballaké Sissoko, il ngoni di Badjé Tounkara e il guembri di Malik Ziad. Il risultato sono canzoni davvero magnetiche, che appaiono come nenie senza tempo e cullano un racconto che si snoda tra le coste europee e quelle africane, come le migrazioni di uccelli come l’allodola e l’usignolo (o Sorofé Kono in bambara), fonte di ispirazione per le canzoni e la copertina, oppure dell’aquila.

Gli strumenti della tradizione dei mandingo non sono piegati alla forma canzone occidentale, anzi, è la voce di Faccini a modellarsi e adattarsi ai ritmi ternari, che assumono nella combinazione un colore a tratti pure desert folk. E in generale la sua voce cavalca con accenti da musica popolare i groove della musica maliana, ora più quieti, ora un po’ più graziosamente vivaci come lo scintillio prezioso e sognante degli strumenti a corda; nel lavoro non mancano nemmeno momenti jazzati, a conferma dell’eleganza del progetto.

Nel disco, registrato dal vivo a Parigi in soli cinque giorni da Frédéric Soulard, spira forte un vento gonfio di nostalgia, tra aura mediterranea e freddo Oceano, paesaggi struggenti di lune d’argento, tempeste che si possono affrontare fuggendo o gettandosi nella mischia, la “chiamata” a partire e il desiderio di tornare. Ancora nei versi troviamo la ricerca di sé stessi e di un luogo a cui appartenere come la speranza al sole o lo stesso vento alla scogliera, sogno e realtà, ciò che si perde e ciò che resta o si ricorda, o rotte tracciate quando si è perso l’amore.

Unico brano non in inglese dell’intero lotto, nonché unico pezzo non scritto dai due artisti è Ninna nanna, una canzone tradizionale del Sud Italia, che attinge quindi alle radici di Faccini e in un lieve crescendo prende un passo di danza leggiadra e suadente.

Un disco di valore: molto consigliato.

Track List

  • One Half of a Dream
  • I Wanted to Belong
  • If Nothing Is Real
  • Mournful Moon
  • Ninna nanna
  • Borne on the wind
  • Go Where Your Eyes
  • Shadows Are
  • North and South
  • By Your Hand