Peter Kernel Thrill addict
2015 - On the camper records
È uscito lo scorso Gennaio il loro nuovo album Thrill addict scritto e composto quasi interamente in tour e registrato a 1500 metri di altitudine e nel loro salotto. Un progetto quasi naif quello dei Peter Kernel che si servono solo di una chitarra, un basso e una batteria per ritornare sulle scene. Il concept di questo nuovo album è veramente interessante, infatti il duo cerca di dare voce ai propri sbagli, quelli più consapevoli ma fondamentali per dar senso alla propria esistenza.
Ecstasy è un viaggio allucinato, la chitarra ora distorta, ora nitida completa la trama tessuta dal basso, e le due voci contrastanti e complementari duettano magnificamente. High fever dopo l’intro urlato a squarcia gola si riempie di sound ipnotico, stratificato e cangiante, si passa dalla wave e si arriva sul finale all’industrial. Cambio d’atmosfera per Your party sucks di stampo “tradizionale” se è possibile utilizzare questo aggettivo parlando dei Peter Kernel, ma preparatevi alla sorprendente variazione finale. Manifesto dei loser è Leaving for the moon, anche in questo caso riescono ad essere equilibrati ed appropriati, credo che dal loro disordine riescano a far scaturire una forma d’ordine assoluta; It’s gonna be great rimanda ai Velvet underground e al loro esser pop.
La lucentezza pop oscurata dal sound cupo di You’re Flawless e della vorticosa Supernatural powers; dello stesso piglio anche They stole the sun, un’ipnotica e straziante ballata sul senso della perdita. Majestic faya è intrisa di magia tribale; la chiusura di Thrill addict è affidata all’improvvisazione di Tears don’t fall in space, una lunga ballata, coerente con il loro stile - se così possiamo definirlo - nella quale l’alternarsi delle due voci crea un’insolita alchimia. I Peter Kernel si esibiranno sul palco dello Zanne Festival il 18 Luglio per un’unica data italiana se non avrete la possibilità di vederli live, il loro Thrill addict ascoltato sotto un condizionatore è perfetto.