Pastrami Bagel Social Club AutorYno
2010 - Tzadik
Accompagnato da Bertrand Delorme al basso, Cyril Grimaud alla batteria e occasionalmente, come nel primo brano, da Florent Mery al clarinetto e da Loic Audureau alla fisarmonica, Konopnicki si esibisce con la sua chitarra “fretless” lasciandoci ammirati per la tecnica e il gusto personalissimo. Certo non è un album adatto per accompagnare una chiacchierata dopo cena o una meditazione ma la tecnica e l’inventiva sono mostruose e il gusto, come dicevo qualche riga fa, a volte “cattivo” ma unico.
L’attacco sembrerebbe non smentire il clima da social club ma bastano pochi secondi alla batteria per squadrare il tempo e portarci senza incertezze ad una musica che deve la sua origine tanto al klezmer quanto al rock. Certo, molto fa il suono “cattivo” della chitarra che acquista in leggerezza nei legati liquidi dovuti alla particolare chitarra senza tasti del leader usata molto spesso al posto della chitarra “normale”. I brani, in klezmer style, sono del chitarrista a volte coadiuvato dai sodali Delorme e Grimaud. L’imitazione del gusto klezmer si trova però non solo nella vena compositiva ma anche nell’energia e nella fantasia esecutiva, con la sezione ritmica che spesso lavora di cesello e finezza anche sotto le sfuriate chitarristiche.
Verrebbe poi da pensare che, al di là del rumoroso divertirsi, l’uso della chitarra fretles sia stato scelto in quanto in grado di imitare, o quantomeno suggerire, i tipici legati del clarinetto klezmer. Nel secondo brano, Malossol, ciò è particolarmente evidente come per tutto l’album è invece evidente il piacere per gli stacchi e le dinamiche accentuate. Particolare è anche la versione dell’unico tradizionale presente nel disco Traditional Hora in cui il chitarrismo di Konopnicki spazia dall’iniziale suono clarinettistico ad una specie di suono ossessivo quasi death metal. La seguente Five Flavor è un esercizio che, partendo da una chitarra classica, passa per stacchi metal, arriva a un suono lounge zorniano ribottiano alla Dreamers e, dopo spostamenti ritmici che danno alla batteria di Grimaud l’occasione per farsi notare, chiude in un trionfo di stacchi klezmer/metal.
Non mi strapperò certo i capelli per questo Pastrami Bagel Social Club”ma per i curiosi delle frontiere e gli esperti chitarristi sicuramente un album che potrà dare soddisfazioni!