Pasquale Demis Posadinu Pasquale Demis Posadinu
2015 - Desvelos / Audioglobe
Un album intenso, emozionale e emotivo che talvolta viene coperto dalla musica che nasconde parole che diventano fondamentali in tracce così profonde, questo spesso costringe a un ascolto isolato ed attento, diventando l'unico modo per viversi appieno le dieci tracce .. anzi nove tracce e la traccia zero che si intitola Mà, un ritorno all'origine, forse a qualsiasi radice, ma piace pensare a una vera e propria lettera d'amore a colei che viene citata come prima persona nei ringraziamenti, con una musica che spinge all'immenso terminando l'ascolto un po' più vivi.
Tantissimi spunti di riflessione, in alcuni momenti di un'intimità tale da rendere l'ascolto un momento rubato e sentirsi privilegiati per quel furto. I ripetuti ascolti servono per far parte del mondo che l'artista ci propone in modo disarmante, con un'ingenuità che sembra voler nascondere coi suoni, come se esistessero due anime che combattono tra loro, rendendo l'ascoltatore giudice di questa dualità. Pasquale Demis Posadinu gioca con la libertà, con la musica e con se stesso mettendo nei testi ciò che è; dopo dieci anni di esperienza musicale coi Primochef del Cosmo sceglie di essere solista e dare al lavoro il suo nome, raccontandosi come uomo, osservatore della realtà e condividendolo con noi, tra sentimenti così semplici da disarmare e musiche rock, elettroniche che in Musica Tv riportano alla mente musicalmente i Bluvertigo, ma poi percorre una strada propria di disillusione raccontata come una speranza, anche nella sua esigenza di fare musica contrapposta a ciò che in realtà siamo abituati a sentire e che racconta riflettendo sui fiori di Sanremo.
In Pasquale Demis Posadinu si fornisce un quadro chiaro ch l'artista dipinge di quotidianità per un lavoro finale complessivo carico di sfumature positive; proponendo un album che esce dalla tradizione italiana divisa tra cantautorato e canzone melodica, regalandoci qualcosa di nuovo e ci invita a uscire dai limiti, anche dei generi perchè" la bellezza mai che si capisca se non dentro un attimo".