Orville Peck Stampede Vol. 1
2024 - Warner Music
Dopo il rinvio del suo tour del 2023 per motivi di salute, Peck gioca la carta della versatilità e insieme dell'impegno con questo progetto, liberandosi in parte della maschera che prima gli copriva tutto il volto (ora appare solo con gli occhi coperti). Da sottolineare anche è il fatto che il crooner è stato premiato con il Vito Russo Award, assegnato a un professionista dei media LGBTQ che si è speso in tale campo. A viso aperto, qui canta le stesse tematiche con una voce espressiva, che ben si interseca con quelle dei suoi eccellenti amici.
Stampede Vol. 1 si apre coi migliori auspici: significativa è la cover del classico queer di Ned Sublette Cowboys Are Frequently, Secretly Fond Of Each Other insieme a Willie Nelson, che quasi vent'anni fa aveva interpretato la stessa canzone: un passaggio di consegne importante, immortalato da un video destinato a passare alla storia, per più di un motivo. Ma non è il solo featuring eccellente del disco: l'indiavolata Saturday Night's Alright (For Fighting), ricca di allusioni e scandalosa alla sua uscita, viene riproposta in un piacevole midtempo, nientemeno che con la squillante voce del suo autore originale, Sir Elton John.
Il risultato complessivo però è altalenante: ad esempio, in How Far Will We Take It, il timbro di Noah Cyrus si intreccia con quello profondo di Peck, e brividi suscita Chemical Sunset, con le sfumature jazzy di Alison Russell; mentre il tentativo reggaeton di Miènteme con l'attrice Bu Cuaron non risulta particolarmente efficace né originale, e anche The Hurtin' Kind, con la band country Midland, resta nel solco delle ballate tradizionali di cuori infranti.
Rimane comunque meritevole di attenzione tutto il progetto, perché lancia un importante segnale di dialogo e inclusione in un mondo, quello artistico, in cui, a fronte di una libertà esibita, la comunità queer soffre ancora di discriminazioni ed emarginazioni.