Orlvndo Ad maiora
2023 - XO La Factory
Il primo, un ep, è il debutto di uno sconosciuto Orlando Capasso, vero nome di Orlvndo, che ha già carattere e che si muove su sonorità rap e pop. Il secondo, Ad maiora, è il primo vero disco, prodotto da Simone Laurino in cui il giovane cantautore veronese passa da un’autoproduzione ad un’etichetta (XO La Factory). Il terzo, invece, è il titolo del suo disco in un futuro prossimo. Come dicevamo all’inizio il nome del sogno nel cassetto: un progetto musicale e l’ambizione e la costanza di realizzarlo.
A tre anni di distanza dell’ep, ecco che Orlvndo torna con un sound più definito che, seppur non tradendo le sue origini, adesso è più strutturato, su atmosfere r&b e pop. Si sente che non è più solo alla produzione e che ha trovato una maggiore identità. Ad maiora si divide idealmente in due parti: le prime sei tracce si dipanano su atmosfere meno cupe e più ritmate rispetto alle ultime, con singoli ben definiti come Just Eat, Post partum e L’Italia e la Corsica, quest’ultima una canzone d’amore diversa dai soliti cliché.
La seconda parte di Ad maiora, come dicevamo, suona più dura e cupa, pur non perdendo quel tratto distintivo che caratterizza l’intero disco e che trova il suo culmine nella traccia finale, Confessione, che si discosta maggiormente dalle altre canzoni e atmosfere rappresentate dal disco e che vuole rappresentare il passaggio all’età adulta e l’addio ai tempi spensierati della fanciullezza.
Una voce quasi sussurrata quella di Orlvndo, che eccede solo quando ce n’è bisogno e che rappresenta appieno un genere ormai sdoganato anche in Italia, l’r&b, strizzando l’occhio alle nuove generazioni di cantautori degli ultimi anni, come ad esempio Coez, e dipanandosi dunque verso un pop che porta con sé diverse sonorità che hanno finito per crearne una sola e che a posteriori rappresenterà sempre di più il sound degli ultimi cinque, sei anni.
A questo punto non resta che attendere il terzo capitolo di questo progetto discografico a lungo termine di Orlvndo, che già sappiamo si chiamerà Ad astra e che magari alzerà l’asticella un po’ più su, come già fatto tra l’ep e questo Ad maiora.