N*O*Y*S*E Inutile
2024 - Rivertale Productions
La prima riflessione sulla realtà si chiama Plexiglass, una feroce critica, con sonorità elettro-rock e punk, a quegli uomini che giocano a fare Dio e distruggono tutto ciò che incontrano per soddisfare le proprie brame di grandezza, portando l’uomo stesso ad autodistruggersi.
Il disco si compone di vari incontri, con tematiche esistenzialiste e che riflettono sulla figura dell’uomo al passare del tempo. La prima riflessione in materia è Margarita: un conflitto personale col tempo che fugge e con l’invito, comunque, a vivere la vita al massimo; lo scenario della canzone è composto da melodie che riprendono il roots-rock e il jazz. Un’altra riflessione sul tempo e sul suo passare, ma tenendo conto della realtà in cui siamo e delle sue ipocrisie, è Magari smetto: le sonorità elettro-rock del pezzo ci accompagnano in un viaggio in cui è l’uomo che cerca di adattarsi al passare del tempo e ai cambiamenti che si vivono allo scorrere di esso.
Molto simile alla precedente canzone è La dieta di Berlino, in cui si riflette con più allegria e fatalismo sulla realtà, dove ognuno cerca a suo modo di stare meglio. Arriva poi una ballad minimalista d’ispirazione folk, con voce e chitarra: Segnale esprime il senso d’inutilità al massimo del suo potenziale e lascia uno spiraglio di autoconsolazione, anche se dal testo si evince la forza della perdita subìta. Lo scorrere del tempo torna col pezzo punk/hardcore punk Inutile (è tutto così semplice), dove ci si rende conto di quanto siano stati inutili quegli ideali giovanili di voler cambiare il mondo, che ora soccombe tra guerre e la crisi ambientale scatenate dall’uomo.
In successione arrivano tre brani molto intimi dell’autore, e il primo è Il mostro: qui viene raccontata la forza dello stare insieme nello sconfiggere i propri mostri e le relative difficoltà; spiccano sonorità tra lo ska e l’elettro-rock. Scirocco, invece, è un viaggio introspettivo in cui si fanno i conti col proprio passato e col tempo che è trascorso da quando si era giovani. Il sound riprende lo ska-punk e il punk, e quest’ultimo è il cardine in Viola, brano che riflette sulla complessità del rapporto tra genitori e figli e su quanto sia spesso difficile fare la cosa giusta in funzione del mutare del rapporto stesso nel tempo.
Chiude l’opera una feroce critica alla realtà e a chi è indifferente a ciò che succede nel mondo. Ti scivola addosso si fonda sul campionamento di alcuni telegiornali e di notizie che coinvolgono tematiche importanti della nostra quotidianità (la crisi climatica, il conflitto a Gaza e il consumismo). Il brano attacca la superficialità e l’indifferenza di chi ignora ciò che dovrebbe coinvolgere appieno chiunque, e nel ritornello è urlato con più forza lo slogan “Succede di tutto, ma per te è lo stesso, ti scivola addosso!”.
L’inutilità diventa simbolo della piccolezza dell’uomo di fronte allo scorrere del tempo, alla realtà in cui viviamo, all’avvenire di catastrofi naturali e umane che distruggono la vita e la sensibilità verso il prossimo. Inutile di N*O*Y*S*E è una riflessione profonda sull’uomo e sulla sua figura; il disco offre spunti che dovrebbero coinvolgere ogni persona e rendere ognuno più sensibile a tutto quello che sta accadendo nel mondo di oggi, invitando l’ascoltatore a rendersi utile per le cause che riguardano l’umanità tutta e ad abbandonare quel senso di inutilità che ci travolge, quando la nostra realtà si fa più oscura che mai.