Niccolò Fabi Ecco
2012 - Universal
Leggero ed intenso come una nuvola, capace di essere bianca e deliziosa in una giornata d’estate, ma allo stesso tempo di mutare in un temporale vigoroso di un pomeriggio d’autunno.
Ecco, il nuovo album di Niccolo’ Fabi è una nuvola. Il cantautore romano torna alla musica, e alla vita, dopo tre anni nelle tenebre non solo musicali. La sofferenza e lo strazio dovuti alla perdita improvvisa della figlia Olivia nel 2010 avrebbero dilaniato chiunque, ma un artista vive delle sue emozioni, di qualsiasi natura esse siano, e il cantautore ha deciso di tornare.
A tre anni di distanza dal precedente lavoro Niccolò Fabi è una persona diversa e realizza un album figlio dell’ispirazione del momento, più che di un progetto scritto a tavolino. Tre settimane passate in Salento, nello studio di Roy Paci, e grazie alla collaborazione di Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Daniele Rossi e Riccardo Parravicini e lo stesso Roy Paci realizza il settimo album della carriera.
L’evoluzione Folk condita da ballate Rock con una minuziosa selezione di testi eccellenti fa di Ecco un prodotto encomiabile; la cura per i brani quindi non si fissa solo sulla melodia ma nell’armonia tra il sound e le parole che fa di Fabi qualcosa di molto vicino ai cantautori made in USA, soprattutto del genere Country.
Spontaneo, diretto e carico, Ecco crea un’atmosfera che zampilla emotività e vita. I testi volteggiano tra riflessioni nostalgiche, cronache di viaggi, punti di vista sulla società miscelati da sfoghi emozionali. Una Buona Idea è una delle migliori canzoni dell’album che costringe l’ascoltatore ad ascoltare silente dall’inizio alla fine; anche Elementare con uno dei testi più coinvolgenti, Verosimile e Indipendente segnano una svolta. Buone le impressioni derivanti da I cerchi di gesso e Le cose che non abbiamo detto mentre più opache rispetto alle altre Io, Indie ed Ecco.
«Sai perché cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi»: questa frase tratta dal film Batman Begins racchiude la caduta di un uomo e la sua enorme volontà umana ed artistica di rimettersi in piedi.
Elegante, schietto, maturo e poetico con una scrittura cantautorale dal carattere vintage ma prorompente ed impetuosa. Ecco si rivela uno dei lavori più riusciti nel panorama italiano degli ultimi anni. Un album che mostra un Niccolò Fabi per la prima volta corale grazie alla partecipazione, su tutte, di Roy Paci e solenne nella realizzazione del disco.
Eccolo finalmente. Eccolo di nuovo.
Ecco, il nuovo album di Niccolo’ Fabi è una nuvola. Il cantautore romano torna alla musica, e alla vita, dopo tre anni nelle tenebre non solo musicali. La sofferenza e lo strazio dovuti alla perdita improvvisa della figlia Olivia nel 2010 avrebbero dilaniato chiunque, ma un artista vive delle sue emozioni, di qualsiasi natura esse siano, e il cantautore ha deciso di tornare.
A tre anni di distanza dal precedente lavoro Niccolò Fabi è una persona diversa e realizza un album figlio dell’ispirazione del momento, più che di un progetto scritto a tavolino. Tre settimane passate in Salento, nello studio di Roy Paci, e grazie alla collaborazione di Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Daniele Rossi e Riccardo Parravicini e lo stesso Roy Paci realizza il settimo album della carriera.
L’evoluzione Folk condita da ballate Rock con una minuziosa selezione di testi eccellenti fa di Ecco un prodotto encomiabile; la cura per i brani quindi non si fissa solo sulla melodia ma nell’armonia tra il sound e le parole che fa di Fabi qualcosa di molto vicino ai cantautori made in USA, soprattutto del genere Country.
Spontaneo, diretto e carico, Ecco crea un’atmosfera che zampilla emotività e vita. I testi volteggiano tra riflessioni nostalgiche, cronache di viaggi, punti di vista sulla società miscelati da sfoghi emozionali. Una Buona Idea è una delle migliori canzoni dell’album che costringe l’ascoltatore ad ascoltare silente dall’inizio alla fine; anche Elementare con uno dei testi più coinvolgenti, Verosimile e Indipendente segnano una svolta. Buone le impressioni derivanti da I cerchi di gesso e Le cose che non abbiamo detto mentre più opache rispetto alle altre Io, Indie ed Ecco.
«Sai perché cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi»: questa frase tratta dal film Batman Begins racchiude la caduta di un uomo e la sua enorme volontà umana ed artistica di rimettersi in piedi.
Elegante, schietto, maturo e poetico con una scrittura cantautorale dal carattere vintage ma prorompente ed impetuosa. Ecco si rivela uno dei lavori più riusciti nel panorama italiano degli ultimi anni. Un album che mostra un Niccolò Fabi per la prima volta corale grazie alla partecipazione, su tutte, di Roy Paci e solenne nella realizzazione del disco.
Eccolo finalmente. Eccolo di nuovo.
