Nervi E poi svegliarsi presto
2024 - Pioggia Rossa Dischi/ Believe Digital
E poi svegliarsi presto si dimostra un esordio sedimentato, non scritto in fretta e furia sulla scia della partecipazione nel 2022 X Factor, nella squadra di Ambra Angiolini. Come racconta lo stesso Nervi: “In questo disco c’è il rapporto di una generazione con le città, la droga, il divertimento, la libertà, l’amore e il senso di colpa e il fallimento”. Tutti sentimenti ed emozioni che hanno bisogno di decantare, che non sono vuoti a perdere.
Se bevi troppo è ammiccante e scanzonata (ma niente affatto banale nelle parole), in Lady Tristesse (chissà se ispirata ad Amy Winehouse) il cantato del refrain si avvicina a Edda. Il suono è spesso e ricco di sfumature, quasi ad accompagnare dei passi pesanti e decadenti. STOMALE sembra recuperare quell’istintualità animale del primo Management del dolore post-operatorio. È un brano che colpisce con un loop ossessivo, che inchioda al dolore provato. È sincero fino alle estreme conseguenze, come il singolo Quanto è difficile amarsi in una grande città. La melodia è solo in apparenza rassicurante, perché ogni nota ha un incedere claudicante, quasi doloroso.
Sul finale troviamo la title track, alla quale partecipa anche la voce calda di Juma. Il suo contributo ammorbidisce le asprezze del pezzo, riesce a conferire un che di consolatorio in un disco che nel complesso è realista fino a fare male. Nel suo raccontare il lato oscuro della vita di tutti i giorni, di quella che scorre senza clamore, almeno dall’esterno, Nervi mostra uno sguardo acuto, a tratti gelido, a tratti empatico, che sembra spingersi molto più in là.