Nelide Bandello Bar Tritolo
2014 - El Gallo Rojo records
#Nelide Bandello#Jazz Blues Black#Jazz #Avantgarde #Experimental
Bandello, autore delle musiche, ci consegna un lavoro inafferrabile ma incredibilmente concreto, cangiante nelle sfumature e nella forma, dalle chiarissime influenze jazz, ma non solo.
Bar Tritolo attinge infatti a quell'avanguardia jazzistica statunitense che, a cavallo tra i '70 e '80, stordì critici e pubblico con composizioni apparentemente stravaganti, a metà tra il free jazz e il rock. Nelide Bandello e soci, partendo da una scrittura che altrimenti si sarebbe potuta esaudire in qualche semplice definizione, riescono ad andare oltre, irrobustendo il sound e sporcandolo di pennellate grunge, di distorsioni noise, arricchendo il tutto di modulazioni progressive (King Crimson docet) e persino di incursioni sintetiche (vedi Svegliati, cazzo!).
Come è giusto che sia la dose di improvvisazione è notevole, come di grande impatto è il dialogo musicale tra i tre musicisti. Il tutto, unito alle escursioni free, rende complesso l'ascolto, nonostante i temi su cui si dipanano i brani rasentino spesso l'ossessività e la reiterazione, ingredienti fondamentali dell'atmosfera inquietante che pervade l'album (Growl, incalzante e claustrofobica, ne è la perfetta dimostrazione). Le note che compongono queste unidici visioni strumentali sembrano legarsi e al contempo respingersi tra loro, come parole sbiascicate durante una conversazione tra ubriachi di fronte ad un bancone. Ed è secondo questi termini che va interpretata la musica di Bar Tritolo, sbronza e barcollante ma che nulla lascia al caso.
Entrare al Bar Tritolo è una di quelle classiche esperienze in cui all'inizio è tutto uno stupirsi, guardarsi intorno quasi intimiditi di fronte ad un tale vortice di forme e colori, per poi, con il succedersi degli ascolti, lasciarsi scuotere e avvolgere una volta raggiunta la consapevolezza necessaria per apprezzare a pieno l'ottimo lavoro di Bandello & Co.