Chrome dreams ii<small></small>
Americana

Neil Young Chrome dreams ii

2007 - Reprise / Wea

08/11/2007 di Maurizio Pratelli

#Neil Young#Americana

Andrò controcorrente, lo so. Ma in questi tempi moderni di Myspace, Youtube, e iTtunes, in cui tutto è consumato velocemente e male, questo nuovo disco di Neil Young è come una confezione di medicine. Aiuta a stare meglio. Così meglio che anche un suppostone di diciotto minuti preso al terzo giorno sembra una bella passeggiata. “Ordinary people” scivola così velocemente che quasi avresti voglia di passare subito al giorno nove per punirti con quella da quattordici minuti, “No Hidden Path”, un titolo quasi inevitabile per una supposta.
Volendo poi esaminarlo più seriamente, da un punto di vista non strettamente terapeutico, “Chrome Dreams II” è un disco che si colloca a metà strada tra “Greendale” e “Living With War”, nonostante i semi antichi che porta nei suoi solchi più profondi, per essere in parte figlio di un disco non completato a metà degli anni ’70. In questi millennio Neil Young è molto prolifico e i suoi lavori sembrano sempre più lo sfogo di un uomo che il progetto di un artista.
Tanto è vero che anche in questo caso l’album è stato portato a termine nel giro di una sola settimana. Le canzoni nascono infatti senza troppi ricami stilistici e orpelli strumentali, sono dirette e perfino liricamente urgenti.
Se “Beautiful Bluebird” è forse il brano che più attinge al glorioso passato, il resto è mestiere e ammirevole ostinazione. Alla sua età, e dopo aver visto di recente la morte in faccia, il canadese ci regala insomma un altro buon disco. Se poi riuscissimo nell’operazione di dimenticare per un attimo certi suoi capolavori - impresa resa oggi ancor più ardua dalla pubblicazione di storici live come l’imperdibile “Live At Massey Hall 1971” – questo nuovo disco lo si ascolterebbe con orecchie diverse. Gli si perdonerebbe un passaggio leggero come “Shining Light” e anche quel modo di cantare come se avesse in mano, invece del microfono, un sorta di “megafono”. Strumento più da piazza che da sala di incisione.
Ma questo è Neil Young, un attempato signore che potrebbe starsene comodo su una sedia a dondolo nel suo ranch, magari in compagnia di buona parte dei vecchi Crazy Horse, e invece, come un vecchio e iracondo medico condotto di campagna, ci prescrive ancora medicine. Perchè siamo malati, e finché c’è in giro gente come Neil, ci tocca stringere le chiappe.
O finire uccisi in un tubo.

Track List

  • Beautiful Bluebird|
  • Boxcar|
  • Ordinary|
  • Shining Light|
  • The Believer|
  • Spirit Road|
  • Dirty Old Man|
  • Ever After|
  • No Hidden Path|
  • The Way

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