La paura va via da se` se i pensieri brillano<small></small>
Italiana • Alternative

Nada La paura va via da se` se i pensieri brillano

2022 - La Tempesta - Santeria / Audioglobe

18/10/2022 di Arianna Marsico

#Nada#Italiana#Alternative

Nada dopo l’intenso È un momento difficile, tesoro (2019) si affida nuovamente alla produzione di John Parish. Il risultato è se possibile ancora più intenso, lancinante. Se Oscurità, dal quale sono tratte le parole del titolo è quasi un mantra rassicurante rispetto all’orrore quotidiano, il secondo singolo Chi non ha è uno spietato ritratto delle diseguaglianze sociali (esasperate ulteriormente prima dalla pandemia e ora dai problemi di approvvigionamento legati alla guerra in Ucraina): “chi non ha non ha e chi ne ha non né da/chi non sa non sa e chi sa non dirà/non diranno a nessuno/che c’è un vento nero/disumano un malessere che morde e che fa male male”. Quanto potrà reggere questo equilibrio follemente squilibrato? Nada non ha risposte, ma la sua voce, cantilenante in modo apparentemente innocuo sul refrain, sulle strofe si fa sempre più monitrice.

In qualche modo la cantautrice toscana sembra effondere luminosa saggezza senza presunzione, come nell’iniziale In mezzo al mare. Io ci sono però sembra subito creare delle crepe su tale saggezza, con un suono che si fa sempre più stratificato assieme al dolore umano che sembra passare appunto attraverso tali fessure. La voce di Nada si contorce, si fa disperazione, ma non solo per sé, per tutto il mondo. Ed è Sorridimi a confermare questo bisogno di comunione, di non essere soli: “ho bisogno di un sorriso oggi/che mi faccia stare bene/e mi basterà attaccarmi/alle tue braccia potenti/perché ho ancora da danzare”. Danzare, sembra essere questo il verbo giusto per descrivere il fluttuare di Nada tra emozioni e stati d’animo. Ora quasi posseduta, ora armoniosa, come in una Banane city dal suono ipnotico. Noi resteremo uniti ha un incedere più sciamanico e maestoso. "Vestita di bianco/primavera di un giardino/in una città del futuro/un’astronave passerà per davvero” è un incipit di rara poesia che riesce a unire lato bucolico e futurismo, yin e yang, paura e coraggio. Il coraggio di intraprendere Un viaggio leggero, in cui si scrive la propria storia “pagina dopo pagina”. E in cui in fondo ci si diverte anche ad essere gioiosamente sguaiati e punk: “E potrai/finalmente pisciare/sopra la città/e andare/immaginare/superare/i confini di questa realtà”. Nada Yoga è puro Nirvana, come se si arrivasse a vedersi realmente dentro, con interessanti contrasti tra aspetti quasi elettronici e robotici e altri ancestrali.

Tu non mi chiedi mai di me è una prepotente richiesta di rispetto, di vedersi riconosciute come esistenti, di vedersi riconosciuti nelle proprie esigenze e non solo nell'essere montagna per gli altri (e così, tra i giochi della memoria, viene in mente  l’incantevole I Never Asked to Be Your Mountain di Tim Buckley).

Sembra quasi che Leonida (la protagonista dell’omonimo romanzo di Nada) si aggiri per La paura va via da sé se i pensieri brillano ma recuperando serenità, anche se non si è mai esenti dalle cadute.

Ma si sa, la vita è fatta per cadere e rialzarsi, sempre più pieni di grazia. 

 

Track List

  • In mezzo al mare
  • Io ci sono
  • Sorridimi
  • Chi non ha
  • Banane city
  • Noi resteremo uniti
  • Un viaggio leggero
  • Oscurita`
  • Nada yoga
  • Tu non mi chiedi mai di me

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