Zan Zarà <small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Musica Da Ripostiglio Zan Zarà

2019 - Irma Rec

31/08/2020 di Laura Bianchi

#Musica Da Ripostiglio #Italiana#Canzone d`autore

Prendete un pizzico di Gaber e l'ironia pungente del suo teatro canzone; aggiungete la voglia di divertire e divertirsi della canzone anni Trenta; miscelate il tutto con arrangiamenti alla Paolo Conte, screziati di Sudamerica e di chanson; profumate con la bravura indiscutibile di musicisti professionisti e attori consumati: avrete i Musica da ripostiglio, ensemble toscano con una lunga esperienza teatrale al fianco di artisti del calibro di Pierfrancesco Favino, Mariangela D'Abbraccio o Giovanni Veronesi.

Luca Pirozzi (canto, chitarra e banjo), Luca Giacomelli  (chitarra), Raffaele Toninelli (contrabbasso) e Emanuele Pellegrini (batteria e percussioni), prima di essere membri di un gruppo, sono soprattutto amici, che, quando salgono su un palco o entrano in sala di registrazione, desiderano fare musica insieme, e divertirsi con le note; questo si avverte durante i concerti, veri e propri happening, che ricordano, per poliedricità e versatilità, quelli di Elio e le storie tese, e si sente anche ascoltando i loro dischi, l'ultimo dei quali, Zan Zarà, è di sicuro quello che raggiunge meglio l'obiettivo di presentare tutta la gamma di sapori musicali di cui il gruppo si nutre.

Dal divertissement di C'è un francese o di Vado male in latino (nel senso di ballo, non di lingua morta...), fino al languore de L'amore che ti prende all'improvviso o alla delicatezza di Una cosa piccolina, tutta in punta di chitarra, acustica o slide, i quattro sanno condurre il gioco con l'ascoltatore, proponendo una scrittura dalle parole nette e schiette, sottolineata da arrangiamenti che denotano una cura affettuosa e artigianale per canzoni come manufatti preziosi, destinati non a un consumo usa e getta, bensì a restare fra i ricordi più piacevoli.

Non mancano omaggi chiarissimi alla canzone tradizionale, alla Carosone per intenderci, come in Non è vero che a Napoli, né echi swing alla Buscaglione, come in Il malato immaginario; sotto l'apparenza leggera, tutti i pezzi rivelano una bravura nella creazione e nell'esecuzione, e permettono che l'ascoltatore colga tutte le sfumature e le suggestioni, facendo sì che ci si trovi di fronte a una sorta di cabaret musicale, che tracima dal disco e ci fa desiderare di assistere a un concerto del gruppo. I quattro meritano di uscire dal ripostiglio per prendere il successo che spetta loro.

 

Track List

  • Io Vendo
  • C`è Un Francese
  • Chi L`ha Detto
  • Zan Zarà
  • L`amore Che Ti Prende All`improvviso
  • Vado Male In Latino
  • Non È Vero Che A Napoli
  • L`attore
  • Il Malato Immaginario
  • Una Cosa Piccolina
  • Il Dente Delinquente

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