Michael Leonhart Orchestra Suite Extracts Vol. 1
2019 - Sunnyside
#Michael Leonhart Orchestra#Jazz Blues Black#Jazz #Big Band #Spinal Tap #Chess Records
Certo il lavoro di Michael Leonhart è questo: negli ultimi venticinque anni, anche in Italia, l’abbiamo visto dirigere musicalmente piccoli e grandi ensemble. La prima volta lo vidi circa nel 1997 al Teatro Ciak di Milano (nella sede storica di Via Sangallo che tanta musica ha regalato ai milanesi): accompagnava, in duo e poco più che ventenne, Vinicius Cantuaria e il pubblico non fece fatica ad innamorarsi del suo suono di tromba e della sua direzione musicale. L’ultima volta l’ho goduto nel 2017 a JazzMi mentre dirigeva l’orchestra per le musiche di Lovers di Nels Cline (presente anche in questo album), in un lavoro molto bello che diede ancor più l’idea della consapevolezza e bravura raggiunta dal trombettista e arrangiatore statunitense.
Ma Leonhart, con questo Suite Extracts vol 1, va oltre e trova le note e le atmosfere giuste per tutti i brani. Un esempio può essere il Willie Dixon di Built For Confort in cui i cambi di atmosfera sono sostenuti dalla presenza (o assenza) della chitarra fuzzata sopra la quale sembra svilupparsi parte dell’arrangiamento. O la cupa e potente lettura di Jazz Odyssey/Lick My Love Pump (anche qui si parla degli Spinal Tap) in cui svettano soli di Fisarmonica e Sax Tenore che non fanno mai distogliere l’attenzione. Ma tutto il disco meraviglia. Traccia dopo traccia!
La grande sorpresa è che questo cd sarà solo il primo di una serie di lavori che Leonhart pubblicherà a cadenza annuale per almeno otto anni. Suite-album che avranno come focus, di volta in volta ma sempre mischiando i materiali, brani propri e brani di altri autori. Ad oggi Leonhart dichiara di aver arrangiato, e più o meno pronte, almeno una ventina di suite tra cui le “The Afrobeat Suite”, “The Chess Suite”, “The Spinal Tap Suite” e “The Wu-Tang Suite” che in parte ha saccheggiato anche in questa splendida prima prova. Insomma credo proprio che sarà il caso di tenere da parte qualche euro all’anno per gustare l’evoluzione di questo splendido progetto!
Orchestra:
Michael Leonhart - arranger, conductor, trumpet, mellophonium, drum machine (7, 8), bass harmonica
Kevin Raczka - drums (1, 3, 4, 5, 8, 10, 12)
Eric Harland - drums (3, 4, 6, 11)
Elizabeth Pupo-Walker - percussion
Daniel Freedman - percussion (4)
Joe Martin - bass
Jay Leonhart - arco bass (11)
Robbie Mangano - guitar
Nels Cline - guitar (4, 6, 11)
Nathan Koci - accordion
Philip Dizack - co-lead trumpet
Dave Guy - co-lead trumpet
Jordan McLean - trumpet
Carter Yasutake - trumpet
Andy Bush - trumpet (10)
Ray Mason - trombone
John Ellis - tenor saxophone, bass clarinet & alto flute
Ian Hendrickson-Smith - tenor saxophone & alto flute
Chris Potter - tenor saxophone (1, 5)
Donny McCaslin - tenor saxophone (3, 6, 8, 11)
Jason Marshall - baritone saxophone
Sam Sadigursky - piccolo & alto flutes (1, 6, 11, 12)
Daniel Srebnick - alto flute (2)
Sara Schoenbeck - bassoon & contrabassoon
Pauline Kim - violin & viola
Erik Friedlander - cello
Milo Leonhart - additional cello (6)