Mevsmyself (giorgio Pinardi) Mictlàn
2019 - Associazione Culturale Alterjinga
Il punto di partenza sembra spesso proviene da piccole cellule ritmiche a cui la preparata voce di Pinardi aggiunge e stratifica linee ed idee, partendo da improvvisazioni vocali e arrivando ad arrangiamenti via via sempre più organizzati e complessi. Ecco, ciò che salta all’orecchio sin dal primo ascolto è proprio il tentativo di dare complessità a tutto ciò che avviene, stratificato, “sotto” le voci principali. Ed è qui che troviamo una affascinante ricchezza che a volte però avrebbe potuto essere più contenuta e selezionata. Ma so per esperienza quanto sia difficile eliminare idee e linee vocali soprattutto se si lavora esclusivamente con lo strumento voce; e poi si capisce bene come la ricerca di questo disco si sia sviluppata proprio nel tentativo di rendere complesso il lavoro sull’arrangiamento e sulla composizione spesso strutturata come in più brani concatenati legati da una stessa matrice. Dietro a qualsiasi suono c’è un lavoro personale frutto di studio e ricerca; un lavoro di seminari fatti da discepolo come da maestro; di ascolti ricercati; di canto solitario e di prezioso lavoro sulle Circle Song. Un lavoro che permette alla voce di diventare strumento in grado di fornire apporto ritmico, armonico e melodico in ogni momento delle composizioni.
Tra i molti brani ipnotici che colpiscono in queste otto tracce personalmente sono rimasto attratto più dai momenti in cui l’aspetto ritmico passava in secondo piamo. Ecco allora la bella vocalità dei primi minuti di Tin Hinan e gli splendidi suoni di alcuni frammenti di Sygyzy in cui si evidenzia la ricerca di Pinardi verso suoni meno usati comunemente e il discostarsi da quella matrice mistico/ipnotica che permea, nel bene e nel male, questo lavoro (come avviene invece in Gurfa, Mbuki – Mvuki, Tingo e Ohrwurm che sembrano fare da traccia portante a tutto il disco).
Prodotto da Alterjinga in preziosa collaborazione con Paolo Novelli e i Panidea Studios di Alessandria, Mictlàn evidenzia anche un importante lavoro sull’uso dell’elettronica nella voce nella produzione musicale. Non c’è bisogno di tirare in ballo i nomi di altri ricercatori vocali: questo Mictlàn è un lavoro con una sua personalità e una stratificata ricerca sonora che segnalo al di là del mio amore, in questi anni, per un suono vocale più solitario e crudo.