Metz Atlas Vending
2020 - Sub Pop Records
#Metz#Rock Internazionale#Alternative #Metz #Sub Pop Records #Alex Edkins
I Metz personificando il credo della label hanno da tempo brillantemente superato gli step indispensabili a consacrare il progetto quale certezza stilistica e sonora alternativa, sono diverse le pubblicazioni convincenti, la veemenza live genuina, viscerale in linea con lo spirito Sub Pop e in fine Atlas Vending, quarto disco full-length uscito a undici anni dal debutto. Il lavoro è ancora una volta esplosivo, 40 minuti che lasciano però intuire alcune novità, una crescita, una maturazione nel possente, crudele sound Metz, la solita carica noise che in queste tracce viene dilatata da sprazzi shoegaze, ambientazioni oscure e ossessive che mostrano i ritocchi apportati al mix sonoro dal produttore, per l'occasione il newyorkese Ben Greenberg degli Uniform, talento nel rivelare l'autentica natura Underground dei suoi progetti.
I Metz salendo sul carro Sub Pop hanno finito per confrontarsi spesso con ingombranti paragoni, talvolta scomode etichette appiccicate alle uscite discografiche, raffronti che oggi, nonostante i costanti riferimenti, le palpabili influenze permettono al trio di consolidarsi nel proprio Hardcore acido, abrasivo, consapevoli del passato ma proiettati a tutto volume verso il futuro. In questa direzione va tutta l'opera che si concede melodie più accessibili pur inquieta e alienata nelle è liriche come descritto dal cantante-chitarrista Alex Edkins, una lotta che scaccia fantasmi e arringa alla battaglia a suon di rullante e superfuzz.
Sarebbero diversi gli spunti d'interesse da citare in Atlas Vending, Blind Youth Industrial Park, Hail Taxi, Parasite, ma è nel brano conclusivo che ritroviamo concentrata la vera natura Metz, A Boat To Drown In, foga, malinconia e un velo di euforica tristezza. La missione del trio è compiuta materialmente attraverso una delle più autentiche e attitudinali scariche di adrenalina e aggressività musicale del nuovo corso Sub Pop.