N° 7<small></small>
Rock Internazionale • Alternative • experimental, ethereal wave, alt-rock

Melampus N° 7

2014 - Locomotiv Records / Riff Records / Audioglobe

19/10/2014 di Michele Porcile

#Melampus#Rock Internazionale#Alternative #Experimental #Alt-rock

 

 

I Melampus alias Francesca Pizzo e Angelo Casarrubia danno alle stampe il nuovo lavoro N°7 dopo aver ricevuto attenzione e critiche positive con il loro album d’esordio Ode road del 2012. Il disco vede la luce in quel di Bologna presso gli studi del Locomotiv Club grazie all’abile regia di “LozOri tecnico del suono di A Toys Orchestra e Massimo Volume.

Diciamo subito che i riferimenti stilistici riprendono le linee guida del loro primo album, dove la compattezza e l’eleganza si misurano in questo nuovo episodio al netto di un’operazione per sottrazione che rendono le varie tracce decisamente più secche e asciutte. L’effetto che ne deriva è una sorta di gothic-wave etereo e contaminato da un’attitudine dream-pop. Si affacciano così, sotto una costruzione sonora sempre più minimal e dilatata, i vocaboli tipici delle scritture più ortodosse del post-punk. Riferimenti culturali che non possono prescindere dalle esperienze dogmatiche più oscure e ricercate del passato come Dead Can Dance e Bauhaus. I frammenti più celebrativi e austeri di While We Float e Waltz for Nina si alternano ad apertura dub-noir ( Rob) e poco altro preferendo, all’elettronica e agli arrangiamenti luminosi del debut album, l’effetto scenico e melodrammatico di una voce algida in stile Lene Lovich.

Il risultato di tale operazione accentua il senso di omogeneità del disco, ma senza convincere appieno da un punto di vista prettamente estetico. Spesso si ha la sensazione che si lavori più di metodo che di sostanza consegnando dei brani accennati e non sempre compiuti, perché travolti dalla troppa voglia di coerenza nel linguaggio. Un difetto che forse appare all’orecchio più attento, ma che comunque nel complesso viene ombreggiato da un’infinita potenzialità tecnica degna però di essere supportata dalla maggior attenzione per il particolare e da un’ispirazione doverosamente più matura. L’equilibrio e una buona calligrafia sono elementi necessari, ma non sufficienti per gridare al miracolo.

 

Track List

  • Warehouse
  • 7 Stones
  • While We Float
  • Hungry People
  • Rob
  • Guardians
  • GAD
  • The Gun
  • Waltz for Nina