Marta Dell`anno Tempo di Metamorfosi, di Sante e di Madonne
2023 - MID Side APS e Controra Records
#Marta Dell`anno#Italiana#Canzone d`autore #Canzone d`autore #World
Il disco inizia con un lento, in cui spiccano il piano e gli archi: Susanna è il racconto dell’essenza di una persona (forse una delle sue figlie, a cui è dedicato l’album) e della profondità del suo animo, caratteristiche che la rendono irraggiungibile. Gli archi sono preponderanti nel secondo brano, cantato in francese, Maladroite, che anticipa la strumentale Hermeto, in cui sono forti i rimandi al jazz tradizionale.
Con Io, tu, il mare e Nico Fidenco c’è il racconto di un amore in corsa nel tempo, elencando i cinque giorni della settimana, e nel contesto pandemico. L’inizio della canzone è un duetto tra il cantato rapido e il piano che l’accompagna, ma a circa metà canzone si vive un cambio di ritmo e subentrano chitarra, basso e batteria, e alla voce appare Andrea Marchesino, chitarrista del gruppo. Un gioco ritmico e sonoro viene ripreso anche in Ricanterò; la voce e il piano a tratti sono distorti e discontinui e a tratti appaiono più fluidi e continui, con in sottofondo un basso suonato lievemente e successivamente con assolo di chitarra finale. Il pezzo racconta il senso di vuoto dovuto a una separazione forzata, dovuta alla quarantena vissuta durante la pandemia.
Il cambio di ritmo avviene anche in una delle due cover che si succedono: Black Coffee è inizialmente un lento jazz, ma poi il ritmo aumenta nella seconda metà della canzone. Non a Nottingham è un’interpretazione con sonorità blues di un brano del film animato Disney Robin Hood (1973). La prossima fermata del disco è Montparnasse, in cui la protagonista racconta uno spaccato di vita, mentre è in viaggio in treno verso la cittadina francese e racconta le persone che animano la carrozza in cui si ritrova da sola a viaggiare. Gli archi accompagnano la protagonista fino alla fermata di Montparnasse, dove, una volta scesa, incontrerà all’interno della stazione un pianoforte.
Le radici della musica del ‘900 sono forti in due brani: in La Foule, interpretata in chiave jazz contemporaneo, cover del pezzo composto da Angel Cabral e reso celebre dalla voce di Edith Piaf nel 1957, mentre in Sogno n.3 (con Gina canto a squarciagola) è un lento blues che ha richiami, nel post-chorus, al jazz ed è il racconto di una storia ormai finita, in cui lei pensa ai momenti passati insieme e sogna di riviverli.
L’opera si chiude con due sperimentazioni: Mercurio con la A è un brano con forti influenze roots rock e rockeggianti, pur mantenendo la struttura jazz. Nel testo emergono l’esuberanza e il talento compositivo dell’artista, che gioca più volte con le parole. Tempo, che chiude il disco, è un pezzo orchestrale in cui piano e archi accompagnano la voce, che canta l’importanza di prendersi del tempo e di sfruttarlo al meglio per sé.
Tempo di Metamorfosi, di Sante e di Madonne è un disco esuberante e dai molti volti, che raccontano gioie, dolori e tormenti vissuti dalla cantautrice o dalle persone e dai personaggi da lei raccontati. L’album è un incontro tra le radici del jazz e altri generi (come il roots rock) o forme in cui si è evoluto, intrecciandosi con suoni più contemporanei e in cui il gruppo gioca con parole e suoni, facendo incontrare melodie in apparenza distanti tra loro, ma rese vicine e miscelate con estro e tanta sana irriverenza.