Marco Corrao PIETRE SU PIETRE
2020 - Maremmano Records/Ird
Un orecchio a De André e Pagani, un altro Oltreoceano, ai grandi storytellers, che si incrociano significativamente coi cantastorie locali, Corrao ha composto il suo terzo album, Pietre su pietre, che segue di un anno e mezzo il bel Liggenni, con Mimì Sterrantino, e che costituisce un'importante pietra nel percorso artistico del cantautore, ricco di importanti collaborazioni, come quelle con Eugenio Finardi, Moni Ovadia, Alex Valle o Riccardo Tesi, quest'ultimo impegnato a ricamare da par suo, col proprio organetto diatonico, anche nel suggestivo brano di apertura del disco, Terra di meraviglie.
Il viaggio che Corrao ci suggerisce non è solo spaziale, però: con lui viaggiamo attraverso il tempo, ascoltando le confessioni dolorose di Fior di macadam, con la rima cuore - amore proposta in modo inaspettato e profondo, o seguendo i riti della tonnara di Bona crianza, o incantandoci nello spoken word - lettera a Dio de Gli ultimi passi, dall'atmosfera sospesa, creata da chitarre e synth, o camminando sul filo della rivisitazione letteraria, nella traccia che dà il titolo al disco, di un racconto di Federico Migliarotta su un uomo ribelle.
Le confessioni di Un muro di gomma, di fossatiana memoria, si intersecano così, con grande naturalezza ed eleganza, con il profilo di Erasmo, indimenticabile figura di un tipo troppo fuori anche per me, e regalano emozioni cangianti, che crescono ascolto dopo ascolto, restituendo la certezza di essere di fronte a un lavoro di fattura squisita, accurato e poliedrico, ben suonato e interpretato con grande partecipazione. Aspettiamo dunque Corrao alla prova del live, sperando che la stessa cordata che ha permesso la produzione del disco possa sostenerlo anche nella proposta di concerti che lo valorizzino.