Limine<small></small>
Emergenti • Alternative • dream pop

Macadamia Limine

2023 - Sangita Records / Sputnik Music Group

14/11/2023 di Roberta Matticola

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Il nome “macadamia” può ricordare qualcosa di esotico, visto il riferimento all’omonima pianta australiana, mentre “lìmine” desta sicuramente curiosità: sono proprio questi due vocaboli a guidare la nostra recensione che ci fa scoprire la musica dei Macadamia, che hanno scelto proprio la parola Lìmine per il titolo del loro disco d’esordio. Ma cosa rappresenta questa parola? “Lìmine è la conclusione del passato. Un viaggio verso spazi inesplorati. Un’esigenza interiore. Limine è l’inizio”.

Il gruppo si contraddistingue per le sonorità dream pop, che si pongono sul labile confine tra il sogno e la realtà, con le loro melodie sfumate, mai troppo forti e mai troppo deboli: questo mondo di mezzo è rappresentato anche graficamente sulle copertine dei loro lavori (CD + singoli), che hanno il sapore di opere avanguardiste futuriste. Lìmine, nel suo essere una fine, è anche un inizio, un lasciarsi alle spalle le incertezze e i dubbi, per affrontare con coraggio l’ignoto, lo stesso che si scorge nella foto del disco, composta da una serie di cornici (probabilmente porte) attraversate da un bagliore rosa: un ignoto che non spaventa, ma invoglia ad attraversarle, per andare incontro a qualcosa di nuovo. E infatti la parola “lìmine”, come spiega la band, composta da Alessandra Guidotti, Andrea Cascini e Emanuele Fusaro, “è il varco per cui si entra in un luogo o in un ambiente [Treccani]. "Lìmine" è quindi una transizione, la soglia del cambiamento, quella che fiorisce in inverno e che ti gela d’estate.

Superando quindi questa soglia ed approcciandoci al disco dei Macadamia, ci imbattiamo in una composizione musicale che fonde la preponderante vena elettronica a sonorità più rock, come è ben ascoltabile in Pollock. La traccia di apertura del disco, mcdm1.0, ha una melodia molto interessante; oltre che trasmettere l’idea di essere un brano leggero e sospeso, racchiude un po’ anche il modus operandi del gruppo, ovvero quello di dare molto spazio alla musica, uno dei loro elementi di forza. Questo è ben evidente in Adele, l’ultimo brano, nel quale la voce lascia spazio a un lungo assolo degno di una conclusione di disco. Aspetto evidente anche in canzoni come Frutta fresca o Mon Amour, dove la voce si incastra perfettamente nella leggerezza della musica. Di tutti, però, il brano più bello del disco è sicuramente Anna, all’interno del quale vive la vera essenza del gruppo fatto di tre anime diverse: c’è il rock, la voce potente, la rabbia, l’incertezza e la calma.

Nonostante alcuni momenti un po’ dubbi (giustificabili per un disco d’esordio), con il loro stile un po’ anni ’70 e le loro melodie delicatamente psichedeliche, i Macadamia ci fanno entrare nel loro sogno musicale fatto dall’ “abbandono dei nostri “ma” e la ricerca nei nostri se”, un posto in cui “mettersi di fronte ad uno specchio per riconoscere una persona diversa da quella che pensavamo appartenerci.”

Track List

  • mcdm1.0
  • Pollock
  • Frutta fresca
  • Ritornerai
  • Anna
  • Hey Mon Amour
  • Prendi fiato
  • Adele