Lo Straniero Mazape`
2024 - La Tempesta Dischi, Pioggia Rossa Dischi
Il primo viaggio raccontato è quello di A mare: storia dell’amore che lega una madre ed una figlia e che le porta ad intraprendere un viaggio nel mare, sperando in un futuro migliore per loro; qui rischieranno di annegare e verranno salvate da una luce che le investe e che le allontana dagli abissi. Sonorità acustiche ed elettroniche ad accompagnare il brano, le stesse, miscelate alla new wave, che caratterizzano Pianura paura: su questo scenario sonoro, si racconta di una tribù di ombre che si muove di notte per preparare una grande festa liberatoria, alla ricerca di un luogo dismesso e abbandonato da far rivivere e a cui ridare un po’ di felicità.
Il sound elettronico ritorna, questa volta miscelato con accenni di musica d’autore, in Fuochi per la festa del paese, brano che racconta la storia di una famiglia che si sposta da un luogo all’altro in cerca di fortuna. I fuochi artificiali si intervallano con la storia, come se si tentasse di alleggerirla e nel brano l’attenzione di tutti è rivolta all’atmosfera festosa dovuta ad essi. Una storia difficile arriva anche in Lady Mina: una meteora dello spettacolo cade vittima delle dipendenze e della violenza di chi cerca di nascondere in cantina la sua decadenza, come se fosse un oggetto che deve essere dimenticato per sempre. Il sound è diverso dalle precedenti canzoni: si avvicina al dream-pop tipico degli anni ’90. Una storia difficile di anime in viaggio, osteggiate nella terra in cui transitano, si trova in Croci: una caccia all’uomo nei confronti di chi è straniero, in cui lo sfondo sonoro si delinea come grezzo e che riprende la new wave e il post-punk, con un finale molto lieve e più vicino al folk.
Il racconto di un pezzo di terra continua con Mazapé, in cui è la stessa collina “ammazza piedi” a raccontare i cambiamenti della propria terra durante il passare delle stagioni e degli anni. Il brano è acustico, ma con molte particolarità, legate alle stagioni descritte dalle parole e in continuo mutamento. Luci spente, invece, parla di un artista che ha smarrito la propria creatività e quindi la propria ragion d’essere, ma verrà salvato dalle stelle e dal loro invito a ritrovare l’ispirazione e la fiducia in sé. Il sound della canzone è new wave con influenze elettroacustiche, ispirato ai brani di The Cure e The War On Drugs. Dopo tanti racconti sulla vita e sulla società, arriva una critica diretta alla politica con Ministro dei temporali: in questo brano si accusa il potere politico di essere menefreghista con il popolo e di aver instillato in esso la sensazione d’eternità del buio, per cui si è convinti che non si uscirà più e che la luce non tornerà. I ritmi della canzone sono cadenzati e rimandano a suoni tipici della world music.
Il disco si chiude con due vie, frequentate in maniera differente dalle persone ed animate da viaggi con significati differenti. Via Domiziana è una storia di routine che avviene tutte le notti su quella via, in cui nel dolore c’è chi cerca di sopravvivere tra le macchine di passaggio e chi cerca di ribellarsi e di riprendersi la propria vita. Il sound unisce stili come new wave, pop-rock e accenni acustici. Via Ferrarese (Amico mio), invece, è la storia di due amici che vivono un viaggio ininterrotto, in cui osservano ciò che li circonda e incontrano persone, sentendo il desiderio di perdersi nel mondo per ritrovare la sua e le proprie autenticità.
Mazapé è un insieme di viaggi, colmi di speranze, desideri, dolore e in cui sono forti la voglia di libertà e il ritrovare se stessi. Lo Straniero è voce narrante di questi viaggi e delle tante sensazioni che li accompagnano, rivendicando l’autenticità di ognunoe la ricerca di un futuro migliore e di un senso profondo, come metafore fondanti di questo viaggiare.