Libellule Nuovo ordine
2024 - Autoprodotto
La fascinazione che suscita l'ascolto delle canzoni sta dentro alla leggerezza che comunicano le liriche, davvero sofisticate, contenute in questo lavoro.
Nulla sembra casuale tra le note che scivolano fuori. E, seppure molti riferimenti musicali trasportino verso grandi autori, tutto si amalgama con un gusto assolutamente personale. Due nomi che si possono associare alle suggestioni sono Enzo Carella e Pasquale Panella, ma anche certi accenni del Lucio Battisti di Anima latina.
Lei viene da lontano ha il respiro lungo di quel che si avverte durante l'ascolto; ed è uno strano legame, questo nodo di parole e musiche, che fondamentalmente resta la cronaca di un viaggio, che diventa molti viaggi insieme. Persino la fotografia di C'è sempre il mare riesce a fare intravedere il blu, pure se è inverno.
La mia stella di preferenza va a Sei cambiata, illuminata di luce semplice, con un retrogusto brasiliano e parole piccole e semplici. Dall'America alla terra dei Minotauri, per poi approdare a Milano; poi ancora via, fino in Siberia.
Tutto lì: la scommessa del tragitto verso posti diversi, e la bellezza, alla fine, del ritorno. Un lavoro onesto, leggero e profondo insieme.
Mica poco.