Eremo<small></small>
Italiana • Alternative • flower - punk , busker

Lepre Eremo

2024 - Santeria Distribuzione Audioglobe

29/02/2024 di Arianna Marsico

#Lepre#Italiana#Alternative ##flower-punk ##busker

Lepre, all’anagrafe Lorenzo Lemme, con Eremo mostra di non essere semplicemente un cantautore. Ascoltando brani come Acufene emerge un’energia diversa, a tratti rabbiosa e stizzita (“Tu non mi vuoi più bene, e va bene”). Quella che forse si acquisisce solo suonando per strada, e non a caso Lepre nel suo passato annovera, oltre alla collaborazione con Lucio Leoni, anche esperienze busker.

Un essere in perenne movimento, che ha caratterizzato anche il periodo di scrittura del disco: “Mentre ero in tour e facevo il driver e i traslochi, ho cambiato quattro volte alloggio […]. Mi sono ritrovato solo con la chitarra in mano e il tempo per scrivere raramente e quasi per caso, ma ogni volta che è successo avevo appunti e idee da sviluppare”. A suggerirgli di provare a mettere insieme i frammenti è stato Giorgio Maria Condemi. Le cose sono andate subito meglio del previsto: “Un giorno […] mi ha proposto di fare una prova per capire se potevamo registrare qualcosa di nuovo in studio da lui e in una sera abbiamo buttato giù due o tre cose pazzesche. L’ho chiamato la mattina dopo e gli ho chiesto se aveva altri giorni liberi.” Lo ritroviamo quindi in Eremo come produttore e musicista. A completare la formazione Francesco Chimenti (sempre dalla band di Motta), Michele Mariola e Carlotta Deiana.

Il risultato della sintonia creatasi è un lavoro denso di pensiero, ma con un’esplosività flower–punk. “La maturità non è arrivata con gli esami, ma con le manifestazioni / con i concerti le serate fuori, con le sconfitte alle elezioni” canta Lepre in Capannone, e sembra di vederlo suonare, con la band, a un corteo studentesco. Per la freschezza di ogni riff, per quella nostalgia di un momento in cui forse sembrava tutto possibile (Genova nel 2001?) e l’amarezza della realtà non si era del tutto palesata: “Non mi ricordo quando ci siamo spenti e non abbiamo più ballato”. Eppure, sotto la cenere delle sconfitte Lepre sembra mantenere la fiamma accesa: “caricare scaricare calcinacci” (Calcinacci) piega, ma non spezza. Continua a sognare un mondo in cui “quel modo rozzo di parlare” verso le donne vada a farsi benedire (Splendi), in cui “le regole del gioco” possano andare a fuoco (Regole).

C’è chi sogna un’altra vita io ho soltanto questa / una dentro un corpo che non ha nessuna Bibbia / il tempo che mi resta non voglio passarlo chiuso in gabbia”. E per segare le sbarre non c’è niente di meglio della musica, del riversarvi tutta la propria anima.

 

 

Track List

  • Vieni a prendermi
  • Acufene
  • Secondo me
  • Intramezzo
  • Capannone (band version)
  • Calcinacci
  • Splendi
  • Regole