Legittimo Brigantaggio Liberamente tratto
2011 - Cinico disincanto
Stiamo parlando di Liberamente tratto, il terzo disco dei Legittimo Brigantaggio.
Un disco fortemente folk che strizza l’occhio al rock come nel caso di Uscita operai, brano di apertura del disco, o nel caso di I cieli non sono umani.
Un folk-rock che a tratti si mescola all’elettronica, come succede in Eucalyptos, i cui suoni puntano molto al gioco tra distorsioni di chitarre e synth.
Il contenuto non è dei più semplici, soprattutto se si considerano le fonti di ispirazione di cui parlavamo all’inizio. Tematiche fortemente attuali in cui dagli specchi per le allodole che i giovani incontrano oggi nel mercato del lavoro (Uscita operai) si passa alla preoccupazione dell’atomica (L’attimo ideale).
Non mancano riferimenti al passato come nel Tempo di uccidere, canzone ambientata nel periodo della guerra d’Etiopia, o la celebrazione dell’invenzione della prima foto raccontata ne Il diavolo nella camera oscura.
Parole che scorrono come un fiume in piena che non lasciano respiro a chi ascolta e che si alternano su tappeti folk, rock ed elettronici. Dedicato a chi apprezza il genere o a chi ha amato le opere da cui le canzoni sono ispirate.