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Emergenti • Rock

Le cose importanti Veleno

2024 - The Orchard

08/01/2025 di Roberta Matticola

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Vivere costantemente con un disagio, percepire la pressione di una vita che non ti appartiene, provare il desiderio di fuggire dal proprio corpo: Veleno, il nuovo album de Le cose importanti è tutto questo. Più che un disco, è un lavoro introspettivo e personale che mette a nudo una condizione sempre più presente e dibattuta con superficialità: la disforia di genere.

In questi anni in cui si combatte quotidianamente per l’accettazione della comunità LGBTQ+ , che per molti sembra essere abbastanza ostica da accettare, questo lavoro ci parla dalla voce di chi soffre aprendoci uno spaccato di vita quotidiana con le sue mille sfaccettature, che includono disagio, dolore e infine l’accettazione.

Come si legge anche dal comunicato stampa, la cantante del gruppo, Giada, “affronta sé stessa, la disforia di genere, Il senso d’inadeguatezza, il dolore subito e quello inflitto, i pensieri intrusivi e la depressione”: un album quindi non facile, ma sicuramente coraggioso, che permette a tutti di potersi calare nei panni dell’altro, in una vita che non ci appartiene… e non appartiene neanche a chi ci sta mettendo voce, parole e cuore.
È proprio su queste tematiche che ruota il concept non solo dell’album, ma anche della title track Veleno che, in quel suo “questo non è il mio corpo”, esprime tutto il malessere di abitare un corpo nel quale ci si sente imprigionati. Un senso di inadeguatezza e di ansia viene trasmesso anche dalla prima traccia dell’album Quello che manca, enfatizzato con la frase “mi strapperei la faccia ma tra le mani ho la testa che pesa di ogni parola non detta”. Proprio per la schiettezza con cui si parla di tematiche come la depressione e la voglia di morire, ci confrontiamo con un ascolto quasi oscuro: ne sono esempio brani come Spine o Fiori in cui questa voglia di scomparire per sempre, insieme al proprio disagio che non trova una via di uscita, sembra preponderante.

A enfatizzare il tutto c’è un accompagnamento musicale puramente rock, quindi aggressivo e nervoso, curato ed eseguito da Ylenia (chitarra), Massimiliano (batteria) e Alfonso (basso): questi riescono ad esprimere alla perfezione la rabbia che Giada reprime nel suo animo, fino a farla strabordare in frasi dense di paure e di incertezze. È per questo che Veleno rappresenta una coraggiosa uscita dal proprio comfort zone e una rara capacità di mettersi davvero a nudo – come anche la copertina dell’album suggerisce - e mostrare senza paura le proprie cicatrici.

Forse c’era anche bisogno di un disco così, all’interno di una società in cui il tema della disforia di genere, nonostante la sua estrema delicatezza, sembra essere trattato più per spettacolarizzazione che come un tema di confronto e conoscenza. Motivo per il quale Veleno dovrebbe essere ascoltato almeno una volta da tutti, per provare a indossare i panni di chi dà voce alla propria esperienza. Chissà… magari riuscirebbe anche a inculcare quel minimo senso di rispetto per il prossimo che sembra essersi perso.

Track List

  • Quello che manca
  • Sillage
  • Bacheche
  • Rami e tempesta
  • Veleno
  • Spine
  • Avevi ragione tu
  • Fiori
  • Scusa