Fora tempu<small></small>
World • Etnica • folk, cantautorato

Lautari Fora tempu

2021 - Italysona

13/04/2021 di Sara Velardo

#Lautari#World#Etnica

In inglese suonare si dice "to play": giocare. E a quanto pare anche in siciliano.
I Lautari giocano con la musica, con le parole, con il tempo, con i generi musicali, come sa fare solo chi in tutti questi anni di carriera non ha mai smesso di divertirsi.
 
Fora tempu è la canzone che apre il disco e ne enuncia il manifesto: sono io fuori tempo o è forse il tempo che non mi aspetta?
 
Fuori dal tempo e fuori da un posto ben preciso, già alla seconda traccia Trazzera dei briganti ti porta in Sicilia e poi in Oriente, nelle vie affollate e buie piene di odori e suoni che ti stordiscono e poi in Brasile con Cori coruzzu - un titolo che è un gioco di parole per richiamare il "choro", la danza tipica brasiliana che dà il ritmo alla canzone - e poi si torna in Sicilia e poi si va altrove, bastano due note di clarinetto o un'apertura armonica per portarti dall'altra parte del mondo.
 
Il gruppo siciliano realizza un disco che è l'espressione di una libertà musicale sempre più rara, la grande conquista di trovare la libertà nella tradizione e nel prendersi il tempo, il respiro.
Lunghi momenti strumentali, tempi dispari, battute rubate, controtempi, brani che sfiorano i sette minuti come la profondissima Salti nel tempo che dipinge immagini fortissime, distacchi strazianti e romantici.
 
Cristiani riprende la ritmica e la cadenza tipica della tarantella ma trasformandola in uno shuffle moderno con la batteria di Salvatore Farruggio e il clarinetto di Salvatore Assenza.
La parola "cristiani" in siciliano significa "persone", è una canzone che parla di razzismo, tramite immagini completamente anacronistiche trasmette la sensazione che il razzismo di oggi non sia molto diverso dalle vecchie superstizioni popolari di cent'anni fa.
 
Menzione obbligatoria per Peddi nova, scritta e cantata da Cesare Basile, messa a metà disco proprio perché una piccola perla acustica cantata in italiano aveva bisogno di un posto tutto suo.
 
Suoni che ti riportano alle mulattiere e agli orizzonti desertici dei paesaggi del sud, al riflesso della luna sul mare con i piedi immersi nella sabbia fredda, agli immaginari dipinti dai vecchi film e alle atmosfere della World Music, un pasto che ha mille sapori, da Rosa Balistreri alla prima Noa, che va assaporato con calma, prendendosi il giusto tempo per l'ascolto.

Track List

  • Fora tempu
  • Trazzera dei briganti
  • Cori coruzzu
  • Paisi di tri sordi
  • Su li stiddi
  • Peddi nova
  • Melquiades
  • Salti nel tempo
  • Za Monica
  • Li cristiani
  • Volare

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