Coriandoli<small></small>
Italiana • Canzone d`autore • rock-folk

La Bestia Carenne Coriandoli

2017 - Bulbart

17/05/2017 di Barbara Bottoli

#La Bestia Carenne#Italiana#Canzone d`autore

Il mare inghiotte il mare annienta” proprio come La bestia CARENNE che torna dopo tre anni da Catacatassc con Coriandoli, un album completamente diverso, nel quale si abbattono tutte le regole commerciali, fregandosene, tagliando tutte le catene che legano e non permettono di essere liberi, scelgono la libertà sotto ogni forma, ma “ ora la notte viene a domandarmi quanto è dura l'esperienza del carcere e io ti rispondo sorridendo almeno quanto la libertà” perchè sembrano prendersi ogni responsabilità conseguente alla loro scelta. La bestia CARENNE sembra scegliere come titolo Coriandoli per le loro parole lanciate, i loro suoni dai diversi colori e il lato burlesco delle feste in maschera che permette di poter essere chiunque, deridendo le regole e lo dimostrano iniziando con l'intro di più di un minuto e concludendo con Mosche di tredici minuti e mezzo.

   Campionamenti inquieti, rumba, twist, funky, rock, ballate, synth estremi e ritmi tribali eccezionalmente supportati e mischiati alla capacità interpretativa di Giuseppe di Taranto che riesce a dare senso a questa apparente confusione astratta, traghettandoci con la sua voce e sembra vederlo muoversi, mentre riesce a darci tutto se stesso nei suoi pezzi. Coriandoli è uno di quei lavori che disorienta anche per la sua esuberanza, per l'equilibrio personale di un gruppo che ha registrato tra Procida, Cuma e il centro storico di Napoli traendo da luoghi così diversi il lato più selvaggio, estremo e vero, a contrastare la costante inquietudine che deriva dalla detenzione e dalla sottomissione. Un album che rapisce la ragione, l'annienta, entrando nelle viscere, penetrando sempre con maggior incisività e mancanza di equilibrio tra armonie che si sovrappongono, con una sensualità ostentata che sottolinea la libertà più animale, tra distorsioni elettroniche che trovano spazio anche tra mantra che ricordano che la libertà ha un prezzo; La bestia CARENNE riesce a costruirsi la propria identità, non si svende alla regole né del mercato né della critica, in ogni traccia stupisce, in ogni parola si trasforma e incuriosisce; la curiosità è proprio ciò che permette di volerli capire perchè in ogni suono, in ogni parola, in ogni istante c'è un senso, e solo liberandosi da ogni catena li si può capire.

   La loro esuberanza vorremmo fosse la nostra e lo diventa, quando dopo vari ascolti è lo stesso ascoltatore a muovesi libero dietro agli echi delle loro parole, quando la ballata Cecchino permette un momento di immediata comprensione per poi concludere con Mosche che resta per metà un enigma, per lasciare ancora la curiosità di riascoltare Coriandoli, sebbene la comprensione totale sembri impossibile per i numerosi elementi presenti e, forse, per le troppe catene, si capisce che la musica rende liberi di non sprofondare e questo sembra il messaggio de La bestia CARENNE.

Track List

  • L`uomo che cammina
  • La quercia
  • Le gambe belle
  • La notte di San Giovanni
  • Il nome di Saffo
  • Carpenteria
  • Il cecchino
  • Polena
  • Le mosche