Limes Limen<small></small>
Derive • Voci

Kyoto Limes Limen

2024 - Garden Of J

14/08/2024 di Luca Di Pinto

#Kyoto#Derive#Voci #Voci ##elettronica #Avantgarde ##experimental

Esordio dirompente per Roberta Russo, cantautrice, batterista, producer e performer che dà vita all'EP Limes Limen optando per il nome d'arte Kyoto. Lavoro essenzialmente svolto a quattro mani con Toto Ronzulli (Truemantic) e pubblicato su Garden Of J, label dalla genesi qualitativamente succulenta giacché fondata dalle menti del Jazz:Re:Found.

Ciò che pervade l'intera opera è l'uso sfrenato di voci, come quando in apertura (Sangue) a governare è la stasi in linea di galleggiamento sugli abissi fluttuanti di litanie sinistre.

In successione (Inferno) è un arpeggiatore acido e gommoso (quasi in stile Chemical Brothers) a sdoganare una sperimentazione più eclettica e disinvolta, insediata sulla morbida cassa, sinuosamente aggrappata a tribalismi e lacerazioni soniche, mentre liriche perturbanti incombono risalendo la corrente.

Nel torrenziale vortice di creatività, regna sovrano il disordine stordente, giusto lì a indirizzare il beatboxing d'avanguardia (fra Daniela Pes e Cucina Povera) sul binario di un kraut da sconquasso, tradotto poi in un finale che è un abbaglio di tregua (Frontiera).

Uno-due di chiosa sugli scudi: Buco mischia le carte nei truculenti echi di electronics, spediti in viaggio fra le tenebre di Soap&Skin e imbevuti nel calamaio dell’epica drammaturgia inneggiante Chelsea Wolfe e Lafawndah. Mishima, invece, disegna piroette e annette rumorismi (cerimoniale à la Diamanda Galás), via via assopiti nella bruma percussiva di arcaiche danze, liturgiche e spiazzanti, tingendo in chiaroscuro le trame già insondabili di un disco avventuroso.

Track List

  • Sangue
  • Inferno
  • Frontiera
  • Buco
  • Mishima