Junior Wells Southside Blues Jam
2015 - Delmark / IRD
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Ebbene oggi, ben quattro decenni dopo, questa storica doppia session viene ripresentata dalla Delmark con ben sette pezzi bonus in più, audio ottimale, settantatre minuti di blues jam (il titolo parla chiaro) al suo meglio, inutile specificare che le aggiunte sono tutte di pari livello (eccezion fatta per il pezzo/conversazione Lexington Movie), che il disco è straordinario e che alcuni pezzi valgono da soli il prezzo del disco.
Southside Blues Jam , nel suo essere estemporaneo, nella sua spontaneità e apparente atmosfera giocosa fatta di intramezzi, dialoghi e sommesse risate, sembra rappresentare ancora la migliore espressione del Chicago Blues di fine anni sessanta, blues elettrico e acustico viscerale che conosce ancora i padri della tradizione rurale e le ferite che hanno saputo tramandare ma che al tempo stesso continua un percorso di naturale evoluzione espressiva e di estrosa creatività.
Se la breve bonus Warmin'Up sembra idealmente identificare l'approccio improvvisato delle due sessioni, l'ipnotismo magnetico dell'alternate take di I Could Have Had Religion, ovvero un emozionante rosario blues elettroacustico di quasi otto minuti di matrice hookeriana con squarci laceranti di armonica capace di sovrastare la versione originale, sembra riassumere al meglio i pregi stilistici del disco; mentre tra le “anomalie” spicca decisamente Trouble Don't Last, che vede protagonista totale Buddy Guy, davvero intenso al canto e sempre ispiratissimo sugli assoli elettrici.
Junior Wells, personale e ispirato (come nella splendida versione di In My Younger Days ), in certi momenti sembra estorcere particolari vocali a James Brown (sentire per esempio l'iniziale Stop Breaking Down), o fare il verso a Howlin Wolf (nella finale Got To Play the Blues) mentre in altri sembra addirittura spiritato, impossessato e trascinato dentro la musica nei modi di uno sciamano (come nel finale della incantatoria Blues For Mayor Daley ).
In definitiva un disco che non ha bisogno di essere capito ma solo di essere vissuto, ascoltato, lasciato scivolare dentro di se come solo il blues riesce a fare. In questi anni dove i classici vengono rispolverati e arricchiti di nuove pagine, lo spessore autentico di Southside Blues Jam (expanded) non fa eccezione, lasciando al nostro cuore l'ennesima freccia conficcata e al nostro portafogli, nel caso di acquisto, una garanzia assoluta di qualità.