Don’t’ worry about me<small></small>
• Punk

Joey Ramone Don’t’ worry about me

2002 - SANCTUARY RECORDS

08/05/2002 di Christian Verzeletti

#Joey Ramone#Punk

Joey Ramone, l’icona di un punk diverso, che non si è mai beato della propria trasgressione, della propria carica iconoclasta e che soprattutto è rimasto costante per tutta la vita, per tutta una vita, quella di Joey, appunto.
Ora che questo buon capellone dinoccolato se n’è andato, era forte il rischio di annacquare tutto con un disco postumo e invece “Dont’ worry about me” è un lavoro vero, che batte e insiste senza timori, e che Joey stava preparando sin dallo scioglimento dei Ramones ai tempi di “Adios amigos”. A mantenere in vita la veracità e l’energia dello spirito Ramones, è ancora la forza positiva di Joey, incazzata e critica, ma mai sfiduciata, nemmeno di fronte al proprio destino: “Maria Bartiromo” è una serie di sferzate contro le multinazionali, “Spirit in my house” e “Venting” una reazione all’imperante confusione personale e sociale.
Anche la cover di “What a wonderful world” non è per niente un’elegia, ma un inno alla vita interpretato alla perfezione con una prova che sfiora il bel canto e un ritmo sostenuto che scaccia qualsiasi commozione. E quando dalle canzoni più oscure salgono gli spiriti della paura e dell’incertezza, non viene mai meno la forza di sorridere e di reagire attraverso la musica: “seduto in un letto d’ospedale / non voglio altro che la mia vita / ma tutto sta andando a farsi fottere / seduto in un letto d’ospedale / la frustrazione mi prende la testa / spengo la tv e prendo qualcosa per dimenticare / sono a terra, ma mi rialzerò”.I testi di Joey sono sempre concisi, immediati, dicono senza discorrere, come si deve a rock songs da due / tre minuti.
Grazie anche alla partecipazione di Captain Sensibile, di Marky Ramone, di Andy Shernoff (Dictators) e di Frank Funaro (Cracker e Del Lords), il disco non si smarrisce mai, spesso incrocia due chitarre con ritmi alla Bo Diddley (“I got knocked down”), con passaggi che dichiarano l’amore per il rock incendiario degli Who e dei Kinks (“Stop thinking about it”, “Mr. Punchy”) e ci mette anche una mezza ballata alla Lou Reed (“Searching for something”): si potrebbe pensare che l’avvicinarsi della fine abbia reso Joey tradizionalista, ma piuttosto questo è il disco più libero e spontaneo che gli sia mai uscito.
“Dont’ worry about me” non è l’omaggio a un eroe defunto, non è un testamento o una corona di fiori da deporre alla memoria, ma l’ennesima medaglia al valore di un guerriero che, dopo un’altra missione vittoriosa, ha ancora voglia di combattere. Di lottare come un vero punk.
Proprio per celebrarne la vitalità, due spettacoli in beneficenza si terranno a New York nel giorno (19 maggio) del suo cinquantunesimo compleanno al Bowery Ballroom e al mitico CBGB da dove tutto partì. Come a dire: non preoccupatevi, Joey vive.


Discografia:

DON’T WORRY ABOUT ME 2002, SANCTUARY RECORDS

Track List

  • WHAT A WONDERFUL WORLD|
  • STOP THINKING ABOUT IT|
  • MR. PUNCHY|
  • MARIA BARTIROMO|
  • SPIRIT IN MY HOUSE|
  • VENTING (IT’S A DIFFERENT WORLD TODAY)|
  • LIKE A DRUG I NEVER DID BEFORE|
  • SEARCHING FOR SOMETHING|
  • I GOT KNOCKED DOWN (BUT I’LL GET UP)|
  • 1969|
  • DON’T WORRY ABOUT ME