Joan Osborne Trouble and Strife
2020 - Womanly Hips Records
Solitamente la cantautrice non inserisce un messaggio forzatamente attuale nelle proprie canzoni, ma è chiaro che quest'anno abbia lasciato il segno anche nella sua sensibilità; la pandemia, il conformismo, il movimento Black Lives matter riecheggiano chiarissimi fra i versi delle canzoni, che parlano di razzismo, sessismo, corruzione pubblica.
What's that you say, Osborne chiede con fermezza, con un ritmo incalzante come la verità che vuole svelare, e conclude con una frase significativa: "No tengo miedo". La paura, la lotta quotidiana per conviverci e per superarla, costituiscono il tessuto su cui la voce della singer songwriter di Louisville si inserisce con grinta e decisione, per stimolarci a reagire. E la voglia di riscatto viene di sicuro, quando ascoltiamo un rock blues tiratissimo, e versi come Hands off of the oceans, Hands off of the sky, Hands off of the children, Give them wings to fly.
Mentre Whole Wide World si potrebbe definire un inno che sostiene la pura forza dell'amore, circondato da un'atmosfera morbida e persuasiva, il ritmo e il clima cambiano di nuovo nell'energetica title track, sorretta da una chitarra lancinante, o nella conclusiva Panama, dal ritmo quasi funky, chiusa da un applauso finale. Forse Osborne pecca di eccessiva poliedricità, nella scelta di suoni e sfumature, ma il messaggio complessivo dell'album è talmente convincente e centrato, e l'arrangiamento talmente ricco di sfumature, che il risultato complessivo è molto positivo; un buon ascolto, sostenuto da testi efficaci.