Symphony of Souls<small></small>
Derive • Avantgarde

Jason Kao Hwang/spontaneous River Symphony of Souls

2011 - Mulatta Records

06/03/2012 di Gianpaolo Galasi

#Jason Kao Hwang/spontaneous River#Derive#Avantgarde

Secondo lavoro licenziato da Jason Kao Hwang questo settembre su etichetta Mulatta Records, "Symphony of Soul" è punto di (parziale) arrivo di un progetto avviato dal violinista nel 2007, quando con Patricia Nicolson, compagna di William Parker e col bassita direttrice e promotrice del Vison Festival di New York, assemblano sotto la conduzione di Billy Bang lo Spontaneous River Ensemble. 

La versione definitiva del progetto orchestrale di Hwang, pensato come un omaggio allo scomparso Leroy Jenkins, viene presentata nel 2008 presso il Living Theater. La formazione alle prese con la registrazione attuale vede 14 violini, 5 viole e 5 chitarre elettriche (tra cui Dom Minasi), i partner di Hwang Taylor Ho Bynum alla tromba, Andrew Drury alla batteria e Ken Filiano al basso.

Opera appassionante all'ascolto e discretamente visionaria (ma con un piglio 'mediano' che è solo dei grandi, e che per questo rischia di passare inosservato), si collocherebbe in quel novero di compositori provenienti dalla tradizione/innovazione chicagoana e newyorchese che annovera nomi fondamentali quali Lawrence D. "Butch" Morris e Henry Threadgill (da noi testato dal vivo in un bellissimo concerto alla Queen Elisabeth Hall due settimane fa), con cui il nostro non a caso ha collaborato. 

In realtà sarebbe opportuno analizzare attentamente il modo in cui la partitura della composizione è stata congegnata. Dentro c'è tutto quel ricchissimo mondo creativo che da quarant'anni richiama i suoi partecipanti, giovani e anziani, a raccogliere le proprie tensioni creative e svilupparle armoniosamente e con un approccio 'totale' alla visione artistica servendosi di dispositivi che, in questo caso, prendono il nome di jiwa, l'anima individuale che si incarna in ogni essere umano. 

Gli agglomerati di note sono dunque il risultato di un dialogo tra anime, e la bellissima copertina del disco è perfetto contraltare alla musica che contiene. Come suonano gli undici movimenti di "Symphony of Souls"? A sorpresa, il violinista si dimostra il più 'contemporaneo' tra quelli che abbiamo citato (chi apprezza la musica contemporanea ricorderà certe tensioni che circa cinquanta anni fa hanno incendiato luoghi come il padiglione Phillips appositamente costruito da Le Corbusier, anche se qui la tensione 'materica' è leggermente spostata sul piano del collettivo), mentre i germogli compositivi fanno pensare direttamente alla prima generazione creativa dell'universo afroamericano.

Sarebbe un vero peccato che questo disco passasse inosservato, e che le parole 'critiche' spesso rischino di fornire all'ascoltatore esclusivamente dei termini di paragone tra universi sonori, quando quello che potete ascoltare è il risultato di una personalità artistica unica nel panorama dell'improvvisazione e della composizione musicale americana dei nostri giorni.

 

Track List

  • Movement one
  • Movement two
  • Movement three
  • Movement four
  • Movement five
  • Movement six
  • Movement seven
  • Movement eight
  • Movement nine
  • Movement ten
  • Movement eleven