Jason James Seems Like Tears Ago
2019 - Melodyville Records
Deciso a non lasciarsi soggiogare dai voleri di qualsivoglia label, Jason decide di fondare la sua Melodyville Records.
Ed ecco quindi arrivare questo Seems Like Tears Ago, uscito in realtà agli inizi di Ottobre dello scorso anno, ma arrivato a noi solo adesso, che, se nel titolo lascia intuire molto del possibile contenuto, è fuorviante per la copertina.
Ma basta mettere il CD nel lettore per capire subito a cosa andremo incontro. Attraverso dieci originali classici country music style che prendono spudoratamente in prestito, senza dare l’idea di un banale plagio, da artisti come George Jones, Buck Owens, Lefty Frizzell, Merle Haggard, solo per citare i primi che mi sovvengono.
Trentadue minuti di classica musica country in grado di fare la felicità di ogni appassionato del genere. Arrangiato e suonato in maniera eccelsa da gente come Cody Braun (Reckless Kelly) al violino, T Jarrod Bonta al piano, John Evans alla chitarra (e produzione), l’eccellente Geoff Queen alla steel guitar), Chris Cook (rubboard), Jacob Marchese (standup bass), Rich Richards(drums), Sara Stein & Patrick Herzfeld (backing vocals), che affiancano Jason James in un disco veramente delizioso e pieno di rispetto verso una musica che ha decine di iconici maestri, e che riesce ad essere originale e degno di considerazione proprio per l’approccio che lo contraddistingue.
A dispetto di una copertina, come si scriveva all’inizio decisamente fuorviante, questo è un album che traccia la strada sulla quale si è incamminato James, che resta consapevole di essere orgoglioso alfiere di un genere talmente definito da “condannarlo” a restare entro determinati confini geografici, con poche possibilità di poterne uscire, negandogli possibilità di arrivare ad un pubblico più ampio.
Il duro prezzo della coerenza, ma a noi piaci così Jason!