J Mascis Elastic Days
2018 - Sub Pop
Elastic Days” potrebbe mancare di originalità, ma è proprio questa su formula ripetitiva e questo suo guardare costantemente al passato ciò di cui non possiamo fare a meno. Mascis sa emozionare come pochi, sarà per il suo modo di cantare, spesso associato a Neil Young, una voce che tocca corde remote e che fa breccia nei nostri “cuori anoressici”. D’altra parte, bastano le prime battute di “See You At The Movies”, canzone che apre il disco, per lasciarci trasportare attraverso i meandri di quel “mondo interiore” che il songwriter americano ha eretto con maestria e consapevolezza.
Le canzoni di Mascis non parlano di guerre, non affrontano tematiche politiche o sociali, ma sprigionano emozioni pure e semplici, in un viaggio intimistico sul tempo che trascorre inesorabile e sull’elasticità dei giorni. Scandite da melodie indie pop/ rock, con il classico atteggiamento lo – fi, vengono affrontate le paure più ricorrenti aggrappandosi alla speranza che questi giorni non ci facciano dimenticare quello che abbiamo di più importante.
Canzoni come “Web So Dance”, “I Went Dust” e la title – track, ballate semi-acustiche pervase dai corposi assoli di chitarra e dalla fragilità vocale che penetrano l’animo. Mascis si concede anche la facoltà di alzare leggermente l’elettricità, mantenendone l’impronta acustica, in canzoni come “Picking Out The Seeds”, “Give It Off” e “Everything She Said”, fino a richiamare i suoi Dinosaur Jr. in “Cut Stranger”.
Nel disco, importanti sono le collaborazioni che contribuiscono all’ottima riuscita finale, tra queste spiccano il polistrumentista Ken Miauri (The B-52’s, Pedro The Lion) e Pall Jenkins (The Black Heart Procession).
Non aggiungiamo altro, ascoltare per credere.