Iucca Amore senza fretta
2024 - NOS Records, Believe Music
Leitmotiv.
È lo stesso cantautore pugliese a confermare il tema portante dell’album: “Io racconto delle storie. Storie d'amore. Storie di uomini emarginati, storie di cortigiane che amano senza fretta, storie di uomini che scappano dalla propria Terra, lasciando un amore o magari cercandolo. Una Terra che non è contenta, che si ribella. Una Terra che abbraccia il mare, che ama e odia un essere umano che non la rispetta più”. Sono storie che viaggiano al passo di un pop-rock estremamente delicato e sognante, dalle atmosfere in bilico tra anni ’60 e ’70, con la voce che appare quasi filtrata, come se volesse narrare in modo partecipe, ma senza mettersi troppo in primo piano. Alla produzione artistica troviamo Simone Prudenzano.
“Una donna assai speciale” come una “stella del cinematografo internazionale” anima Cinematografo 2000, con Moinè ai cori. Lara è invece la protagonista in apertura. Due corpi, con Larò, è un inno all’amore che fa pensare a due corpi che si attirano come imbrigliati da un campo magnetico a cui è impossibile fuggire. Ascoltandola mi è venuta in mente la scena di Velvet Goldmine (1998), con Satellite of Love di Lou Reed, per quella sensazione di pienezza che trasmette. Un amore lambito da Il mare del sud.
Il senso del disco è tutto racchiuso nel titolo e quindi nella title–track. Amore senza fretta, assaporando la noia, l’attesa, senza trascurare nessuna sfumatura del sentire, mantenendo così il Cuore vivo.
Amore senza fretta, il nuovo disco di Iucca, è una serie di delicate storie. Dietro il nome d’arte troviamo un artista già noto, Dino Semeraro dei È lo stesso cantautore pugliese a confermare il tema portante dell’album: “Io racconto delle storie. Storie d'amore. Storie di uomini emarginati, storie di cortigiane che amano senza fretta, storie di uomini che scappano dalla propria Terra, lasciando un amore o magari cercandolo. Una Terra che non è contenta, che si ribella. Una Terra che abbraccia il mare, che ama e odia un essere umano che non la rispetta più”. Sono storie che viaggiano al passo di un pop-rock estremamente delicato e sognante, dalle atmosfere in bilico tra anni ’60 e ’70, con la voce che appare quasi filtrata, come se volesse narrare in modo partecipe, ma senza mettersi troppo in primo piano. Alla produzione artistica troviamo Simone Prudenzano.
“Una donna assai speciale” come una “stella del cinematografo internazionale” anima Cinematografo 2000, con Moinè ai cori. Lara è invece la protagonista in apertura. Due corpi, con Larò, è un inno all’amore che fa pensare a due corpi che si attirano come imbrigliati da un campo magnetico a cui è impossibile fuggire. Ascoltandola mi è venuta in mente la scena di Velvet Goldmine (1998), con Satellite of Love di Lou Reed, per quella sensazione di pienezza che trasmette. Un amore lambito da Il mare del sud.
Il senso del disco è tutto racchiuso nel titolo e quindi nella title–track. Amore senza fretta, assaporando la noia, l’attesa, senza trascurare nessuna sfumatura del sentire, mantenendo così il Cuore vivo.