Impression Materials It Shouldn`t Be a Matter
2013 - autoprodotto
Il lavoro svolto dagli Impression Materials alias Stefano Elli è da interpretare in questa maniera.
Un disco che è il risultato di un processo di purificazione personale, dopo l'esperienza con i disciolti Carrick, e di purificazione artistica cercando il cuore della matrice Country-Folk.
Stefano Elli è al suo secondo disco da solista dopo un interessante Ep e si dimostra ancora tecnicamente valido, ma a tratti ancora acerbo.
L'album racchiude in sè l'anima strumentale dalla quale l'autore era partito; si nota però un lavoro artistico nel tramutare melodie in vere canzoni. Nonostante questo grosso lavoro It Shouldn't Be A Matter resta nell'orecchie di chi ascolta un proposito incompiuto.
Dance theu e Goose in the snow con cui si avvia il disco non si discostano l'una dall'altra, mentre è molto bello il riff in Profit and benefice.
Refusin' Alone poi è davvero molto simile a Gunpowder & Lead della più celebre Miranda Lambert. Questo esempio non vuole rovinare il lavoro svolto da Elli, ma piuttosto far comprendere come la strada intrapresa sia già stata percorsa da altri e anche con discreto successo.
“Bisogna trovarsi in uno stato di equilibrio perfetto per non lasciarsi squilibrare dagli squilibri”, sosteneva Romain Gary scrittore e autore francese ed è proprio questa mancanza di equilibrio che può aver fatto perdere qualcosa a questo disco.
Le note sono sette è vero, ma al buon lavoro strumentale manca quel quid per la completa maturazione. It Shouldn't Be A Matter è un lavoro in parte ancora troppo poco raffinato (nel senso di cui sopra), che manca di quell'imperfezione, di quello squilibrio capace di divenir equilibrio e che fa la differenza tra un buon artista e un artista di successo.