Il Parto Delle Nuvole Pesanti Doichlanda (dvd)
2003 - Zoropa Produzioni - Storie di Note
Durante gli anni ´60, ´70 e l´inizio degli ‘80 la Germania fu meta di molti calabresi e non solo, che approdarono nelle terre sassoni per essere impiegati nell´industria tedesca. Oggi molti di loro sono imprenditori nel campo della ristorazione e della gastronomia e questo viaggio culinar-musicale racconta attraverso le loro facce i luoghi della cultura italiana all´estero, i cambiamenti degli ultimi vent´anni, il successo culturale e le contraddizioni, in maniera molto ironica e divertente.
A fare da guida è il gruppo de Il Parto delle Nuvole Pesanti che parte in formazione da trio (Amerigo Sirianni, Salvatore De Siena, Peppe Voltarelli) tracciando un percorso da ovest ad est attraverso ristoranti e pizzerie dislocati nel territorio tedesco: si parte da Furth Im Wald (Bayern) e Cham nell´alta Baviera, due note località turistiche dove i pratogonisti della vicenda (i migranti) raccontano prima la fatica nell’instaurare un rapporto con i locali e poi il successo nell’essere riusciti a trasmettere in parte la cultura culinaria calabrese in un paese inizialmente diffidente e all´apparenza culturalmente lontano. Il trio intervista i proprietari dalla cui storia emerge un forte radicamento alla terra di provenienza a cui ognuno sogna un giorno di tornare.
Tra gag ironiche il Parto "mascherato" da migrante (vestiti kitsch anni ‘70, lunghi finti baffi neri) si esibisce in acustico nelle trattorie, proponendo pezzi propri (“Terribili Momenti”, “Onda Calabra”) e brani tradizionali (“La Palummedda Russa”): la clientela sembra apprezzare lo spettacolo mentre i tre continuano la loro musica all’esterno incontrando la gente e anche un musicista di strada come il multi organettista Mr Evergreen con il quale si superano in una jam sassion esilerante. Tra curiosità, diffidenza e divertimento il trio ci prende gusto, suona a ripetizione e in ogni dove: in una cucina accompagnandosi con il battere degli strumenti domestici, davanti alla pizzeria d´asporto dei fratelli Mazza per aprodare poi sull´auto di Giordano Bruno gestore della pizzera nella base NATO. Quest´ultimo è uno dei personaggi più completi: esordisce mostrando il quartiere in cui abita, che definisce tranquillo perché poco popolato da tedeschi, sembra un uomo di un altra epoca, chiuso e radicale, ma in realtà è forse il meglio integrato, quello che più è riuscito a mantenere il proprio spirito sposando una donna tedesca anch´essa a sua volta italianizzata.
La Germania delle nuove generazioni di miganti è rappresentata da due skaters italiani: Giuseppe Greco e Giuseppe Ferrari manifestano nel loro essere tutto il disagio, la difficoltà e in parte la poca voglia di integrarsi ("meglio i Turchi che i Tedeschi"), con una voglia irrefrenabile di tornare o meglio di ri-emigrare in Italia in quanto nati in Germania. Questa cornice ci fa comprendere come un tempo i loro padri abbiano faticato per essere parte di quella società e come nonostante ciò l´integrazione non sia scontata per i giovani d´oggi figli di migranti.
Il film di Giuseppe Gagliardi (regista) mette in luce con grande classe e comunicatività la semplicità di questa vicenda, i diversi aspetti, i pro e contro, lasciando in disparte opinioni e ponendo invece molte domande. Riesce, assieme al Parto, a raccontare i segni tangibile e vivi della nostra immigrazione di un tempo nei paesi del nord Europa.
In aggiunta sottolineiamo una postilla divertente per la visione di questo dvd: “Doichlandia” è assolutamente da gustarsi in prossimità dei pasti in quanto stimola fortemente l´appetito.