Il Motorino Di Nicola 40
2008 - Autoprodotto
Corrado De Lorenzo, Tiziano Del Cotto e Ferruccio Gattuso rispettivamente voce e chitarra, basso e batteria bucano direttamente l’ascolto, al primo turn, diretti, che non vanno a frugare nella matassa intricata delle loro viscere per agitare gli animi o destare curiosità morbose; suonano e cantano con il taglio moderno del pop che non cede alle osteoporosità del romantico, che si racconta così, come tra amici durante una serata insieme.
“40” è un disco che si fa voler bene, che “non farà ballare” tutta l’estate come altri illustri faranno, cosciente fino in fondo di non essere “pitonato e griffato”, ma che - dall’ascolto - ce la mette tutta nel far trasparire – riuscendoci - lo starting come dire, artigianale di un suono professionale che non ha nulla di – forse in più - outsider rispetto a formazioni che luccicano tra un palco e l’altro.
Con lo stile disilluso e disinibito di Daniele Silvestri, Samuele Bersani e un pizzico di Biagio Antonacci, “40” offre una gamma di suoni ottimi e variegati riversati su una poetica urbana che tutto sommato piacevolizza coinvolgendo: l’accordatura aperta dello stomping Fm di “Accendi la vita” , lo sprizzo rock alla Priviero di “Senza mani” e “Un pò d’aria” oppure quel sentore di “america brianzola” nel pads becchettato da A1- highway “Shiva danzante” con il relativo tramonto in “Se ti allontani”. Un disco con gli occhi sempre puntati al centro a inseguire il segno dei tempi e una comunicazione che da del tu. Il pop-funky di “Interni rosso intenso” gira e chiude la manopola del volume sul rombo de “Il Motorino Di Nicola” che seguita a sgassare educatamente lungo i tornanti dei suoi giri, e che riecheggiano, di rimando l’insoluto dilemma circa la leggerezza manieristica della musica pop e in che quantità sia tollerabile; lasciamo ancora che l’insoluto dilemma rimanga tale, anche perché il “Motorino” parla e suona di tutt’altro e soprattutto non perde i pezzi. Fatevi su un giro.