Iggy Pop Every Loser
2023 - Gold Tooth/Atlantic
Every Loser, uscito a inizio anno, è un disco che mescola energia punk a episodi come New Atlantis nei quali sembra quasi di vedere Iggy cantare placido in un elegante salotto, sorseggiando un buon whisky.
L’inizio con Frenzy però è un colpo in faccia e al cuore, tra riff velocissimi e cori assassini. Entra in azione quella che sarà la line – up base: Duff McKagan (Guns N’ Roses) al basso, Chad Smith (Red Hot Chili Peppers) alla batteria e Andrew Watt, nella duplice veste di chitarrista e produttore. Ho specificato line – up base perché Every Loser si avvale di tantissimi altri ospiti, tra cui Dave Navarro (Jane’s Addiction, Red Hot Chili Peppers), Travis Barker (Blink 182) e. last but not least, il compianto Taylor Hawkins (Foo Fighters). Quest’ultimo ha partecipato alla notturna Comments e alla conclusiva The Regency, tra new wave e alcune sfumature bowiane.
Sfumature che ritroviamo anche nell’elegante Strung Out Johnny. Sia ben chiaro però sia questo aspetto che le diverse e ben assortite collaborazioni (“I musicisti sono persone che conosco fin da quando erano bambini e la musica vi farà impazzire”, ha dichiarato Iggy Pop al riguardo) non devono essere considerati espedienti utilizzati per nascondere un calo creativo o energetico. Modern Day Ripoff, decisamente il brano migliore dell’intero album, mostra come l’Iguana non abbia risentito del passare del tempo e al contempo non si sia ripiegato su sé stesso perdendo autoironia (“I ran out of blow a long time ago / I can't smoke a J or my guts fly away”).
Every Loser sa di disco registrato “alla vecchia maniera”, secondo le stesse parole dell’autore, ma sa essere sferzante come quell’urgenza che ha chi inizia, in una sala prove rimediata alla meno peggio e con tante cose da dire.