I Giorni Dell`assenzio Immacolata solitudine
2014 - Ridens records
Prendendo la strada indicata dai Verdena circa tre lustri fa, e solcata da numerose band nel corso degli anni, I Giorni dell'Assenzio ci offrono un rock alternativo dal sapore molto indie. Chitarre pesanti e crude, una batteria incalzante, ma senza scordare la melodia e un retrogusto pop che rende alquanto orecchiabili alcuni pezzi, il tutto condito da testi che non sono per nulla leggeri, anzi che non hanno paura di trattare temi come la droga o la vita di provincia che non è come spesso viene dipinta.
Un istinto che nasce dal Punk, ma che dal Punk desidera anche tenere le distanze. Un Synth in lontananza ( Simulacro), un paio di sconfinamenti in territori quasi Hard Rock ( Gigante) e cori orecchiabili e cantabili ( Rivoluzione) che dal vivo avranno la loro gratificazione, collaborazioni con artisti già affermati (Luca Di Bucchianico del Management Del Dolore Post Operatorio in Radioattività). Questa è la ricetta de I Giorni Dell'Assenzio. Una commistione di quello che di meglio abbiamo sentito in Italia negli ultimi anni. E gli riesce molto bene. Andando a prendere a piene mani dalle loro ispirazioni, ma creandosi anche uno spiccato stile che di certo li farà emergere dalla massa. Nota di merito per una piccola perla che risponde al nome di Eveline.
Ovviamente come tutti i debutti si porta dietro dei difetti atavici che altrimenti ne farebbero immediatamente un capolavoro. Ma al netto di piccoli errori di gioventù, questa Immacolata Solitudine ci offre un ulteriore prova che in Italia si può fare musica di qualità. E se la strada presa da questi giovani chietini è questa, il futuro non può che essere roseo.