Help Stamp Out Loneliness Help stamp out loneliness
2011 - Papillons Noirs
#Help Stamp Out Loneliness#Rock Internazionale#Alternative #Brit-Rock
Il disco dal titolo omonimo, Help stamp out loneliness, è stato pubblicato da Papillons Noirs ed è costituito da dodici brani che suonano perfetti per accompagnare la marcia di avvicinamento all’estate.
Si tratta infatti di musica pop allo stato puro caratterizzata da melodie orecchiabili che rapiscono l’ascoltatore fin dal primo momento. Ogni brano subisce l’influenza della grande tradizione inglese della new wave anni ’80 con suoni di tastiere, sintetizzatori, bassi che sostengono la melodia alla Joy Division, chitarre liquide alla Smiths e atmosfere che oscillano tra i Cure più pop ed onirici ed il suono più dark di Siouxsie and the Banshees.
Il tratto caratterizzante degli Help stamp out loneliness è la voce della cantante D. Lucille Campbell che riecheggia le tonalità ed il timbro di Nico, citata anche nella prima canzone del disco Cottonopolis + Promises nel verso “won’t you let me be your Nico”. La voce di D. Lucille Campbell, androgina e profonda, si fonde perfettamente con il suono creato dagli altri cinque membri della band che potrebbe definirsi: una solarità inquieta.
I brani migliori del disco sono il singolo Record shop che racconta la storia di uno stalker innamorato follemente di una rock star, Me Sola & C, forse il brano più rock del disco in cui si parla di una sospetta infedeltà e la ballata rarefatta Tracy Tracy nella quale compare comunque un elemento dissonante rispetto al tema amoroso nel verso “Tracy I was bored I carved a swastika on your headboard”.
L’esordio degli Help stamp out loneliness non passerà inosservato.
Seppur non inventano nulla e non si tratti di un disco originale da un punto vista musicale, la freschezza di queste tracce che sanno essere ballabili, leggere ed estive in superficie, ma allo stesso tempo inquiete e nervose, come un’estate inglese che dal sole passa improvvisamente alla pioggia, rendono l’ascolto piacevole.
L
a voce di D. Lucille Campbell poi, come il canto di una sirena, ipnotizza e ammalia l’ascoltatore che non può fare a meno, giunto alla fine del disco di ricominciare da capo in un loop continuo.
Per chiudere un consiglio: sulla pagina myspace della band si può ascoltare la cover di I’m on fire di Bruce Springsteen in versione Help stamp out loneliness. Da non perdere.