Harrison Storm Wonder, Won`t You?
2024 - Nettwerk Music Group
Cos'altro può servire per fare innamorare di un disco? Poco altro; e il folk singer songwriter australiano Harrison Storm ci riesce benissimo, in questo nuovo lavoro, Wonder, Won’t You?, in cui indaga i territori mai sufficientemente esplorati dei sentimenti, della solitudine, delle relazioni interpersonali, con dieci canzoni scritte con calma, concentrazione e cura, lungo i tre anni della pandemia.
Il viaggio a cui Storm ci invita, fin dalla traccia citata, che apre il lavoro, Warm a cold heart, è una coraggiosa immersione in un mondo in cui esistono cattiverie, meschinità, tossicità varie, ma da cui è possibile evadere, con la sola forza di sentimenti positivi, seppure frutto di scelte spesso dolorose. Il musicista ha recentemente dichiarato: "La lente attraverso la quale la canzone vede è la lente di cui avevo bisogno dopo alcuni anni bui. In un certo senso è diventato un'amica e mi ha aiutato a superare i momenti in cui avevo maggiormente bisogno di connettermi con me stesso."
Ma non solo di testi vive questo disco; la musica e i suoni creati giocano un ruolo importante, nel comunicare questa visione caparbiamente ottimistica, pur nel necessario disincanto, scelta dal cantautore. Fra echi di Jeff Buckley e Nick Drake, l'aria contemporanea è regalata da una voce versatile, e dalle aperture coristiche, in cui la chitarra acustica dialoga col coro e con una struttura compositiva che si apre lentamente, imitando ed evocando la crescita personale della voce narrante, come si può trovare nei Fleet Foxes o in Sufjan Stevens.
Ne è un esempio l'intensa In Good Time, che si apre e chiude con un arpeggio di chitarra, ma contiene al proprio interno un crescendo espressivo; invece l'ispirata Tomorrow vede la voce dialogare con un doppio di sé, basso e alto insieme, realizzando anche una sonorità particolarmente accattivante, quasi radiofonica, e veicolando un messaggio di consapevolezza e speranza: "Now I am older The world I still adore it...Tomorrow has not begun Take cover between my arms Now I'm aware of all I could be".
Ascoltiamo Storm per farci invadere dalla calma; una tempesta, per una volta, che non porta inquietudine.