Graziano Romani Vivo / Live
2015 - Route 61 / btf.it
#Graziano Romani#Rock Internazionale#Rock #Rocking Chairs #Bruce Springsteen #Chuck Berry
Ora, giunto al suo album numero venti (tutto compreso e partecipazioni escluse) esce col suo primo live, un doppio col marchio Route 61 intitolato semplicemente Vivo/Live , a sancire la sua doppia anima di autore e interprete in lingua italiana e inglese.
L’ex frontman dei Rocking Chairs ci consegna una carellata della sua ricchissima (almeno quanto a repertorio) carriera, giunta all’anno trentacinque se non ho sbagliato il conto. Con l’aggiunta di alcuni omaggi per chi gli ha dato le radici, le chiavi dell’anima con cui far musica: Bruce Springsteen in primis (The price you pay), Woody Guthrie (Ramblin’ Round), Chuck Berry (Johnny B. Goode) e Who (Won’t get fooled again). E tre inediti a impreziosire l’opera: Lonely as a cloud, L’attimo che fugge via, Vicino al cuore.
C’è il rock degli inizi (Freedom rain, No sad goodbyes, Road to justice, Cast the stone), il rock-blues dalle corde spesse e col ritmo che si fa diavolo (My name is Tex) e un ampio profilo più intimo, da storyteller. Di quest’ultimo spiccano, almeno per chi scrive, tre momenti ben definiti: l’opening track Solerosso, col suo incedere che mette il naso in direzione di Parigi per la sua aria francese nella melodia a la Serge Reggiani, coinvolgente pezzo sull’ineluttabilità del tempo come fattore meccanico di questo mestieraccio che è vivere con la coscienza che però il tempo lo facciamo noi con i nostri slanci e i benedetti errori che ci appartengono; Augusto cantaci di noi, ode tirata al nomade per eccellenza della canzone italiana (e quel tappeto che fa “entrare” i Jethro Tull è tutta roba che bagna il naso ad almeno tre quarti dei colleghi del rocker di Casalgrande) e L’attimo che fugge via, dove il vivifico Springsteen-sound di Gotta get that feeling è omaggiato fin dalle prime note dei fiati (che pezzo!).
Vagabondo che non è altro Graziano Romani, musico con la schiena dritta e autore di sangue, ancor oggi eterno studente della strada. Sul palco non risparmia la minima goccia di sudore e non dà requie alle corde vocali. Lo insegna il rock and roll. O più ancora l’attitudine a non fare il musicista che fa concerti. Piuttosto, con l’inclinazione genetica a esserlo.
In tour ad ottobre ecco il link per le date:
http://www.route61music.com/tourevents.html
Corrado Ori Tanzi lo trivi anche su:
https://8thofmay.wordpress.com