Woman on the Moon<small></small>
Americana • Folk

Giulia Millanta Woman on the Moon

2022 - Ugly Cat Music

18/06/2022 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Giulia Millanta#Americana#Folk

Ottavo album per la cantautrice di origine fiorentina, di stanza ad Austin, in Texas, che per la terza volta ha suonato, registrato, arrangiato e prodotto il suo lavoro con il polistrumentista Gabriel Rhodes (Willie Nelson, Emmylou Harris, Ray Price, Beth Nielsen Chapman, Rodney Crowell e altri).

Il risultato ha un fascino dolce ed essenziale, elegante e talora sognante, dove i vuoti, in cui risuona ogni chitarra, sono altrettanto importanti quanto i pieni; essi sono animati da chitarre minimali o languide, percussioni, note di piano ben calibrate e dense, o batterie spazzolate, per atmosfere a volte malinconiche e nostalgiche, eppure comunque rasserenanti e confortanti.

Nei testi il maschile e il femminile si confrontano, con un Mad Man on the Moon disconnesso dalla realtà, che ha perso la sua testa in un palloncino, si sente come un uccello che canta in gabbia e vorrebbe volare via, mentre una Woman on the Moon è pronta a percorrere la distanza tra le stelle e l'alba, ad attraversare “il tempo e lo spazio” e ad asciugare le lacrime altrui.

I versi esplorano l’amore, da cui scappare quando l’altro non vuole prendere alcuna direzione, non ha obiettivi ed evita un confronto schietto, oppure si rivela un bugiardo o in realtà solo “empty and vain”; in altri casi ascoltiamo l’invito a ritrovare la connessione con sé stessi, quando ci si sente vuoti e a pezzi (la bellissima e delicata The World Is in Your Heart, riproposta anche in una seconda versione più rock e intensa), o si parla di fantasmi che nascondiamo dentro di noi. Un’ironia sottile colpisce d’altronde chi non vuole sapere cosa ci sia sotto la superficie e porsi domande, perché ha paura di guardarsi dentro o di guardare fuori, per comprendere realmente gli altri; non mancano infatti momenti divertiti e pungenti, di cui un altro esempio è Go South.

Emerge il profilo di chi sa quello di cui ha bisogno e conosce la felicità a cui ha diritto, ma anche che cosa significa cercarla nei posti e nelle persone sbagliate; traspara inoltre di contro la consapevolezza che l’amore possa essere oceano, nuvola e stella.

I testi del disco sono logicamente per lo più in inglese, ma in un paio di tracce troviamo anche l’italiano (in alcuni versi di You Don’t Wanna Know e in Vola via, versione nell’idioma nostrano della canzone Run Away). La cantautrice sa emozionare con una padronanza e una maestria notevole di musica e parole, dove niente può suonare fuori posto o eccessivo, o ancora e al contrario troppo spoglio: gli ascoltatori sono cullati da riflessioni e trame acustiche, in cui è possibile rintracciare anche melodie che, discrete e raffinate, si fanno strada con la loro bellezza mai banale. Millanta conosce bene e traccia una sua via al folk e all’Americana, che non suona mai scontata o troppo tradizionale, ma trova una sua classicità e una sua grazia tutta personale, che conquista a ogni ascolto.

Track List

  • Mad Man on the Moon
  • Run Away
  • The Ghost of Yourself
  • The World Is in Your Heart
  • Looking For Bliss
  • You Don`t Wanna Know
  • The Guest
  • Go South
  • Vola via
  • The Distance in Between
  • The World Is in Your Heart (Rocking)
  • The Way That You Are

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