Live at Bauchhund<small></small>
Derive • Suoni

Gianni Mimmo Harri Sjöström Live at Bauchhund

2011 - Amirani Records

28/09/2011 di Gianpaolo Galasi

#Gianni Mimmo Harri Sjöström #Derive#Suoni

L’ultima fatica di Gianni Mimmo e della sua Amiranirecords è questo album in duo registrato presso il Bauchhund Salonlabor di Berlino il 4 giugno del 2010, nel corso di una delle tappe di tre brevi tour girati tra italia, belgio e svizzera. La data è l’anniversario della morte di Steve Lacy, e Mimmo introducendo il concerto ne fa un rapido accenno, tanto che possiamo considerare questo lavoro una dedica implicita e commovente al maestro. Del resto proprio a Lacy (era in coppia con Evan Parker) appartiene l’unica altra incisione di due soprani, quel ‘Chirps’ registrato a Berlino nel 1985, ristampato dalla FMP nel 1991 e disponibile ora in download sul sito di Destination Out.  

Gianni Mimmo del sassofonista newyorchese può essere considerato a buon titolo l’erede diretto, e avere un musicista di tale profilo in Italia dovrebbe riempirci di orgoglio, oltre che di estrema attenzione per quanto produce. Mimmo, classe 1963, vive a Pavia, e qui ha dato vita a Amirani, che oltre a essere la sua casa discografica è la bottega dove ripara strumenti musicali. Si dedica esclusivamente al soprano, che più degli altri ottoni alla cui famiglia appartiene presenta limiti notevoli dal punto di vista della fisiologia del suono; la sua dedizione è dunque innanzitutto una scelta non solo estetica ma anche poetica, e quindi di prassi: una ricerca non massimalista, uno scavo che dà vita a una terra di mezzo tra musica e scultura. Lavoro di ricerca sugli armonici, sulla lateralità dello strumento, e poi allargamento dei confini di riferimento oltre l’improvvisazione, col mondo della contemporanea e con quel mondo border che è il post-rock.  

Harri Sjostrom è di origine finlandese e di un anno più giovane, studia anch’egli con Lacy e Leo Wright, e dagli anni ottanta si dedica all’insegnamento. Considera la musica come uno scambio di socialità, un dialogo, e del resto le sue collaborazioni annoverano musicisti come Bill Dixon, Derek Bailey, Cecil Taylor e Philipp Wachsmann. Personalità che si sono sempre confrontate con un’idea forte di condivisione, ricavando da un certo collettivismo l’attitudine ad alimentare reciprocamente stimoli e motivazioni.  

Il risultato è un lavoro dove gli stili dei due musicisti si rinforzano reciprocamente, pur mantenendo intatte le loro caratteristiche: Mimmo più ellitticamente sinuoso, Sjostrom più pulviscolare e rauco, ma si tratta di scarti rispetto a un lavoro comune, con le ance a lavorare di fino sulle sfumature come scalpelli, dando vita a uno spazio meditativo, con una forte impronta metafisica, dove la fisicità, evidenziata tramite scatti, onomatopee, il soffio che si confonde con la voce, e persino il gioco e l’ironia, viene iniettata nel corpo sonoro mantenendo una decisa attenzione per le sfumature, con decise obliquità che, nella parte finale del set, si aprono alla melodia e, infine, al suono puro, a una linearità rispettosa del processo attraverso il quale si arriva allo sciogliersi delle tensioni.  

Track List

  • introduction
  • tag-soup
  • uncovered-pointed
  • curtain and beyond
  • threshold song
  • twin constellation
  • lied
  • elliptical
  • facing the distance
  • spirals