Gambardellas Ashes (ep)
2014 - Bigwave Records
All’uscita del promettente lavoro in studio Sloppy Sounds (2013), hanno fatto seguito una quarantina di date live nella quali i Gambardellas hanno aperto tra gli altri i concerti di Ministri, Il Pan del Diavolo e Aucan.
Ashes, uscito a febbraio 2014 per l’etichetta indipendente Bigwave Records e prodotto da Giovanni Spinotti, dà l’impressione di essere un lavoro di transizione per una band che, cambiata la formazione, sta cercando schiarirsi le idee rispetto all’esatta direzione verso la quale procedere.
Fra le tracce di Ashes si scorge infatti una costante ricerca di una identità musicale propria, poichè l’album, che evidenzia le importanti doti tecniche del gruppo e mette in mostra un suono granitico e denso, finisce per lasciare la sensazione di non aggiungere nulla al già sentito e di essere meno originale di Sloppy Sounds.
Alcune delle peculiarità ampiamente emerse nel primo lavoro dei Gambardellas che avevano fatto accendere le luci dei riflettori su di loro suscitando notevole curiosità negli addetti ai lavori della scena indipendente, sono pienamente confermate in questo lavoro sulla breve distanza, in particolare l’indiscutibile potenza sonora che riesce a fondersi alla perfezione con l’orecchiabilità dei ritornelli, la propensione verso atmosfere cupe e testi piuttosto introspettivi.
Ashes, lascia aperti però troppi interrogativi affidandosi a brani di costruzione hard-garage-rock che possono suonare troppo classici e poco originali.
I quattro brani che compongono l’ep sono Ashes, pezzo di apertura di matrice hard rock trainato da un graffiante riff di chitarra, la martellante One in a million, dal deciso appeal radiofonico che tende quasi verso lo stoner, Devils, nel quale i Gambardellas tornano a cimentarsi con un rock decisamente più ’70, e la potente e molto ben riuscita cover di I Got Mine dei Black Keys.
Il giudizio resta quindi sospeso in attesa della prossima uscita discografica dei Gambardellas, sperando che la band, attraverso l’indubbio talento musicale di cui è dotata, riesca a guadagnarsi uno spazio tutto suo nella scena discografica italiana e ad approdare alla completa maturazione compositiva che le consenta di mostrare, oltre alla indiscusse doti già emerse fin qui, tutta la propria personalità.