Gabriele Mirabassi e Simone Zanchini Un ballo con la luna
2023 - Egea
Se nel paradigma del ballo folk il ritmo la fa da padrone, lasciando melodie, timbri e armonie come elementi di fondo, in questo caso le regole del gioco vengono sovvertite.
L’esempio più eclatante è Besame mucho, arrangiato con ritmo dilatato, melodia variata e umore jazz; il clarinetto espone evoluzioni coerenti ma libere, in una logica di canto improvvisato che conserva la trama base, ma ne offre una rielaborazione da autentico cammeo.
Anche dove i ¾ classici del folk sono mantenuti con tutti i loro stacchi da polka, come in L’Accordéon Magique, la musica la fa da padrona e si è portati a sentire e ad accogliere le emozioni dell’ascolto piuttosto che limitarsi allo stimolo del movimento che, tuttavia, è ben presente.
Stesso effetto nel tango di Tanghite, tra i passaggi più rilevanti della fisarmonica che naviga in sonorità e timbri virati ai giorni nostri, attualizzando anche citazionismi di genere (Kriminal Tango).
I brani sono standard di genere con qualche pezzo di scrittura propria, senza manifestare soluzioni di continuità.
Bellissima è la Ballata per Giacomi, dalla penna di Zanchini, con i suoi break ritmici intervallati con passaggi accelerati e il contrappunto tra i due strumenti. Il clarinetto è quasi in poliritmia con la fisarmonica, rendendo ricco l’effetto sonoro nonostante l’organico ridotto. Un gran esito dal punto di vista di coralità.
Il lavoro risulta godibile e profondo nella stessa misura, offrendo una chiara conferma di come la musica popolare possa essere assunta a base di un pensiero artistico classico, nel senso di persistenza del valore, e contemporaneo in quanto perfettamente compatibile con le sensibilità dei nostri tempi.
Consigliato spassionatamente a un ampio spettro di pubblico, per un'esperienza coinvolgente e gratificante.