Fedor Kesher & The Joule Ltd Zona d`ombra
2014 - Vittek Records
penna e calamaio, un foglio che mi osserva/ se ti scrivo con il sorriso anziché con le lacrime/ è per non vederti sfumare anche tra queste pagine/ là fuori il tempo è liquido e scorre via in un lampo/ qua i suoi granelli non attraversano la clessidra/ lo sguardo resta a metà conscio di non avere scampo/ la mente stanca lascia che il cuore si divida”.
Canzoni che scivolano nelle notti buie e solitarie, fiumi di inchiostro che raccontano di un amore perduto e del dolore provato, parole che si incastrano perfettamente come tessere di un puzzle, rime ricercate che calcano un sound che riporta all’hip hop degli anni Novanta e chitarre che fanno da sfondo ad atmosfere malinconiche. Stiamo parlando di Zona d’ombra, il nuovo disco di Fedor Kesher & The Joule Ltd.
Undici canzoni che scorrono velocemente come pagine di un diario, storie, dubbi e passioni che si intrecciano quasi senza lasciare respiro. I ricordi di Fedor vengono proiettati come se fossero dei mini film in cui l’ascoltatore riesce ad immergersi e ad immedesimarsi per ritrovarsi in un amore perduto ma ancora non dimenticato, in strani destini che si intrecciano (Pioveranno rane), in sogni che non si vuole lasciare andare (Only a dream). Il tutto amplificato da chitarre acustiche che si amalgamano con suoni elettronici pronti a sottolineare ogni rima di Fedor.
I Fedor Kesher & The Joule Ltd nascono nel 2011 dall’unione artistica di tre amici che decidono di unire il proprio background musicale facendolo emergere come un suono unico. Si tratta appunto di Fedor Kesher (voce e testi), Matt2nd (ritmica) e Mato (chitarre) sostituito nell’ultimo disco da Lore.
Il gruppo ha alle spalle due dischi: Eraserheart, il cui titolo trae ispirazione dall’omonimo film di Davd Lynch, e l’ep Casey, elephant's heart.
L’amore per il cinema lascia tracce anche in Zona d’ombra le cui foto di copertina sono tratte dal film Out of the past (Le catene della colpa) di Jacques Tourner, e il film Magnolia di Paul Thomas Anderson ha ispirato il brano Pioveranno rane.
Un disco che sembra provenire dal passato, ma che lascia segni nel presente grazie ad una ritmica che tocca gli angoli dimenticati delle nostre emozioni.