Fatoumata Diawara London Ko
2023 - Wagram Music
Per il progetto di rinnovare la world music in chiave autenticamente popolare, mainstream, ma senza tradire le radici, Diawara si è affidata, per alcune tracce del nuovo disco, London Ko, alla produzione di Damon Albarn, il leader di una delle band simbolo del brit pop, i Blur, e poi dei Gorillaz (con cui Diawara aveva inciso Désolé), che fornisce la voce e il synth in Nsera, e contribuisce al suono complessivo del disco.
Basti ascoltare Dakan, in cui le percussioni si mescolano con la sua chitarra elettrica, i cori alla voce, oppure Tolon, con la star nigeriana dell'afro beat, Yemi Alade, per capire la direzione del lavoro: canzoni che attraversano i confini, cantate in un mix di inglese, francese e bambara, il linguaggio nativo di Diawara. Fin dal titolo, infatti, è dichiarata l'intenzione della musicista di unire la città forse più cosmopolita d'Europa, London, e la capitale del Mali, Bamako: a sottolineare che il genere umano ha un'unica appartenenza, può convivere coi propri simili senza frontiere, e soprattutto celebrare la musica come strumento di unione.
Un'altra collaborazione che sancisce questo filo conduttore è quella che troviamo, nella sinuosa, coinvolgente Somaw, con l’americana Angie Stone: due artiste impegnate, che incrociano le loro voci per legare stretto il canto wassoulu e quello rhythm and blues degli afroamericani, nel segno del ricordo delle proprie famiglie, lontane da chi è stato costretto ad andare, e della speranza di poterle riabbracciare.
Gli interventi di altri ospiti, come il pianista cubano Roberto Fonseca, o con il rapper ghanese M.anifest nella lunga e intensa Mogokan, il brano più lungo dell'album, donano al disco di Diawara le sfaccettature necessarie per celebrare le diverse identità che popolano il mondo, non solo musicale, invitando gli ascoltatori ad aprire cuori e orecchie al messaggio universale che contiene.